6 libri di montagna da leggere quest’estate

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Sono quasi le vacanze e quindi l’occasione di avere un po’ di tempo per leggere sul treno, in un rifugio o anche in spiaggia. La redazione di Montagnes Magazine ha selezionato diversi libri che accompagneranno la vostra estate.

Saskia

Recensito da Hervé Bodeau


Saskia, Guillaume Desmurs, Éditions Paulsen, collezione Guérin, 192 pagine, 21 €.

Benvenuti a Chamonix. La valle totemica, un isolamento ossessivo con le sue famiglie consolidate che si tramandano di generazione in generazione la medaglia guida, le sue leggende indistruttibili. Affascina e altrettanto velocemente respinge chi è fuori posto. Nel nuovo romanzo di Guillaume Desmurs, Alex è uno di loro. Giovane aspirante guida, vuole infrangere i codici dell’alpinismo e ha ceduto allo sguardo di Saskia, di Chamonix, figlia del grande personaggio della valle. Si troverà di fronte all’impossibilità di sconvolgere l’ordine costituito, soprattutto quando una verità nascosta potrebbe silurare la grande storia dell’alpinismo. Nell’arco di tre epoche, dal 1999 al 2039, la storia ad alta tensione si snoderà tra storia d’amore, romanzo iniziatico, distopia. Un’ambizione non così comune nella narrativa di montagna.

La scrittura, in prima persona, come la storia e i rapporti tra i personaggi, è finemente realizzata e cruda. Lo stile è al servizio del suo soggetto. Si risveglia e graffia come il granello di granito nelle cui lastre e crepe ci ostiniamo a cercare la liberazione. E in tutte le pagine, Guillaume Desmurs non si lascia mai andare.

► Scopri il libro pubblicato da Paulsen

Monte Bianco – Origini

Recensito da Hervé Bodeau


Mont-Blanc – Origines, Jérôme Obiols, SpotÉditions, 156 pagine, 65€.

Si tratta di un bellissimo libro di foto di montagna sotto forma di itinerario in alta quota alla scoperta del massiccio del Monte Bianco. Un elegante biglietto da visita in bianco e nero, un omaggio ai grandi nomi della fotografia di montagna. Jérôme Obiols scommette che questa sobrietà, unita al suo sguardo e ai grandi formati, sia in grado di rivelare le alte sfere. Anche nel 2024. E al di là dei picchi e dei limiti, ha in gran parte ragione. Ghiaccio, neve e mineralità emergono, la maggior parte delle volte, dalle nuvole. In dialetto savoiardo, come spiega Dominique Potard nella sua prefazione, si dice “nioles” per designare queste nebbie e nuvole. Vestono le montagne come tessuti effimeri per svelarle meglio. Da un’immagine all’altra, a seconda delle stagioni, sulle stampe si inscrivono la potenza e la fragilità dell’alta montagna. Viene alla luce la complessità delle linee, lontane dalla cartolina, più vicine al vissuto di chi frequenta queste zone. Piccola ciliegina sulla torta, i testi dell’autore punteggiano le immagini con richiami storici alle grandi scalate e conquiste del massiccio. Tutto quello che devi fare è immaginarti lassù.

Affari dell’Himalaya

Cronaca di Thomas Vennin

Himalaya Business, François Carrel, Éditions Paulsen-Guérin, 160 pagine, 22€.
Himalaya Business, François Carrel, Éditions Paulsen-Guérin, 160 pagine, 22€.

“Cosa abbiamo fatto con gli 8.000?” » Questo è il sottotitolo di questa indagine, che ripercorre la storia delle spedizioni commerciali sull’Himalaya per cercare di capire come i nepalesi abbiano ripreso il controllo delle loro montagne e trasformato il mercato di 8.000 persone in un mercato ultra-lucroso.

Partendo dal caso Nimsdai – il suo record sui quattordici Ottomila all’inverno al K2 –, mette in luce il passaggio dei quattordici Ottomila, Everest in testa, verso un liberalismo sfrenato dove conta solo il turnover. L’autore lo ha incontrato più volte; ha parlato anche con la guida specializzata nepalese Paulo Grobel, l’alpinista Sophie Lavaud, spettatrice privilegiata di questa evoluzione, e l’esperto del soccorso alpino Blaise Agresti.

Sovraffollamento, accumulo di rifiuti e disagi legati all’onnipresenza dell’elicottero, sicurezza degli sherpa e dei loro clienti… tante domande al centro di questo libro salvifico, che chiarisce di sfuggita le diverse strutture nepalesi e i relativi equilibri di potere.

Una storia di rifugi

Cronaca di Mathias Virilli


Una storia dei rifugi, Hervé Bodeau, Éditions Glénat, 160 pagine, 25,95 €.

Dopo l’alpinismo, il soccorso alpino, lo sci, le stazioni di sport invernali o l’Everest, le edizioni Glénat ci propongono una nuova storia intima dalla penna di Hervé Bodeau, questa volta con i rifugi per soggetto. Attraverso una sessantina di racconti, l’autore ci trasporta in questo altrove ospitale che ha permesso alle montagne di ospitare gli uomini per più di mille anni.

Dalle “prime notti” alle continue riflessioni sul futuro di questi “luoghi alti”, è un viaggio sensibile che rende onore alla diversità di questi singolari edifici, senza oscurare né i suoi abitanti di passaggio né le sue sfide, quali sono architettoniche , sociali o climatici. Apprezzeremo la libertà di tono dell’opera, cosparsa di aneddoti personali e schizzi di Hervé, lui stesso editorialista letterario nelle nostre rubriche. Una storia di rifugi viene beccato più che divorato, perché ogni sguardo ai rifugi è vissuto come una nuova avventura.

► Scopri il libro edito da Glénat

L’inventario del cloud

Recensito da Damien Fahnauer

L'inventario delle nuvole, Franco Faggiani, edizioni Paulsen, 320 pagine, €22
L’inventario delle nuvole, Franco Faggiani, edizioni Paulsen, 320 pagine, €22

Nel 1915 la Grande Guerra era ancora vicina e minacciosa, ma l’eco delle sue bombe risuonava appena nelle valli profonde e selvagge della Val Maira, nel sud del Piemonte. Le donne spesso vivono lì da sole, lottando per sopravvivere ai rigidi inverni in attesa del ritorno degli uomini partiti per il fronte. Giacomo, invalido, è uno di quelli che restano. L’inventario del cloud segue il peregrinare iniziatico di questo giovane eroe disadattato, che ritorna al suo paese natale di Prazzo.

Dopo anni di studi monastici e di elevazione al di sopra delle sue montagne attraverso i libri, Giacomo fu avviato dal nonno al mestiere di Caviè : lavoro arduo, come le montagne che esplorerà, alla ricerca di donne bisognose e distrutte, spinte a spogliarsi nude tagliando i capelli, destinati a realizzare parrucche. Ma la ricerca è duplice per Giacomo: un intreccio prezioso e una profonda testimonianza del luogo, per mettere meglio radici e comprendere un territorio popolato da esseri di montagna che ancora conosce a malapena. Giacomo cerca la sua strada e la sua voce intrecciando la propria storia, contemplativa e intima.

► Scopri il libro pubblicato da Paulsen

E passerai come venti impazziti

Recensito da Hervé Bodeau


E passerai come un vento impazzito, Clara Arnaud, Éditions Actes Sud, 274 pagine, 22,50 €.

Dopo il bellissimo romanzo di Valentine Goby, L’Ile Haute, pubblicato nel 2022, Actes Sud ha pubblicato, lo scorso autunno, un’altra opera che ci immerge nel cuore del territorio montano, ma non solo… È il romanzo del scrittrice di viaggi Clara Arnaud, E passerai come venti pazzi. Siamo sui Pirenei e a New York, ieri e oggi. Al centro di questo viaggio, la figura dell’orso. È il cucciolo d’orso che Jules cattura, addestra e porta con sé in America per esibirlo e fare fortuna, a cavallo tra il Novecento e il Novecento. È anche, oggi, parallelamente, la femmina che minaccia le pecore dell’alpeggio di Gaspard e sulle cui tracce c’è Alma, una giovane etologa, incaricata di studiare il comportamento degli orsi. Per tre stagioni saremo lassù, il più vicino possibile alla natura, agli animali, agli uomini e alle donne che vivono e contemporaneamente in altre parti del mondo. È la forza della scrittura di Clara Arnaud, precisa e poetica, a immergerci in questi diversi spazio-tempi. In realtà, a prescindere dall’epoca, è la stessa storia che racconta l’autore, quella del rapporto degli uomini con il loro ambiente, con gli spazi selvaggi e con gli altri esseri viventi che lì esistono. Evidentemente è questo che ci interroga oggi.

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