Par
Jean-Marc Aubert
Pubblicato il
26 novembre 2024 alle 10:26
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Lo scrittore di Montpellier Thierry Viala pubblica “Il viola brilla”, un romanzo poliziesco sui misteriosi omicidi sanguinosi di Clapas: due giornalisti conducono le indagini fino a scoprire la verità della polizia. Teatralità, intrighi, umorismo nero talvolta per alleggerire l'atmosfera, scene mozzafiato, suspense si susseguono in questo accattivante thriller di 500 pagine, fino all'esito inaspettato.
Thierry Viala, ex dirigente delle telecomunicazioni, mette in scena: il giornalista Titoan Coustou e il suo socio Florentin Ventadour sono giornalisti del periodico di Montpellier Le Clapasien. Il primo, un quarantenne ostinato nella sua determinata ricerca della verità, ha un forte senso della verità, con un unico obiettivo: svelare affari, in particolare la corruzione. Il secondo, un sessantenne, lo aiuta nelle sue indagini, soprattutto perché conosce bene gli imbrogli di Montpellier.
Nel romanzo compaiono altri tre personaggi: Max Cambiayre, il caporedattore dei due scribacchini ficcanaso, Pierrette Casterats, l'assistente caporedattore e Matsumi, un giovane editore giapponese che attribuisce grande importanza alla precisione dei dettagli. Questo per quanto riguarda le presentazioni, prima di un prologo storico e sulla Chiesa cattolica che mette in discussione, l'attacco alle cause penali sullo sfondo di problemi finanziari più o meno spettacolari.
Molti colpi di scena
Fin dalle prime pagine ci immergiamo velocemente nella vasca da bagno con il gestore di La Pampa, centro ippico di Grabels, che, al volante della sua auto, nelle tetre cittadine del Mosson immerse nella notte, insospettisce la corsa anomala di 'un motociclista con la testa nascosta da un sinistro casco con teschio e ossa incrociate. Quello che segue, tutto si riunisce come in un buon thriller, con sangue che scorre, spari, cadaveri, vittime miracolose, sopravvissuti e molti colpi di scena.
Indubbiamente, l'autore non ha avuto difficoltà a trarre spunto dalla cronaca quotidiana di Montpellier, dove la polvere da sparo non smette di parlare nei quartieri che ospitano punti di scambio molto ambiti, con la recente morte notturna di un droghiere e di un testimone venuto in suo aiuto, carbonizzato il settore del Pas du Loup.
Nei 35 capitoli che ci tengono con il fiato sospeso in 500 pagine, possiamo dire che non succede nulla ai due giornalisti molto coinvolti e assetati di verità, fino all'inaspettato epilogo. Le situazioni descritte nelle pagine sono intrise di riferimenti locali, permettendo ai lettori di conoscere meglio Montpellier – l'imperdibile Place de la Comédie, Place de la Canourgue, i suoi dintorni – l'acquedotto di Castries, la chiesa di Pérols, l'abbazia di Saint-Geniès -des-Mourgues – ma anche lo stagno di Thau a Sète, Notre-Dame de Londres, altri villaggi rurali del Pic Saint-Loup e il lago Salagou, vivendo così un'immersione totale nel suo ambiente.
Storie vere?
Luoghi magnifici dell'Hérault che deliziano i turisti con queste domande: personaggi e storie così vere sono realmente esistiti nella vita di Thierry Viala? E attraverso questi due Tintin e Rouletabille si riferisce ai giornalisti che hanno operato in passato a Montpellier? Oppure l'autore si è inventato tutto? Quindi in questo caso, tanto di cappello!
Questi “bagliori viola” meritano di essere tolti dall’ombra e portati alla luce, mettendo in risalto il talento di Thierry Viala, originario di Montpellier, che merita di finire in prima pagina Metropolitano, dove le notizie la fanno da padrone. Aspettiamo con impazienza il suo prossimo romanzo.
> Purple Lights di Thierry Viala nella collezione “Delitti e castighi” di Les Presses littéraires. 500 pagine, prezzo: 19€
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