MaXoE Festival 2024: Selezione Europea di Fumetti (Libri / Fumetti) – MaXoE BULLES

MaXoE Festival 2024: Selezione Europea di Fumetti (Libri / Fumetti) – MaXoE BULLES
MaXoE Festival 2024: Selezione Europea di Fumetti (Libri / Fumetti) – MaXoE BULLES
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Ecco un’altra selezione di fumetti del MaXoE Festival con albi bellissimi nella categoria Fumetti Europei!

È difficile individuare questo o quell’album di fumetti, poiché la produzione è così ricca e di alta qualità. Per questo nuovo esercizio la scelta è caduta su storie dalle forti emozioni che, dall’infanzia all’età adulta, accompagnano ogni persona nella sua costruzione (o decostruzione). Una scelta che accettiamo e che avrebbe potuto accogliere molte altre referenze!

Montagne innevate sulle quali arrancano alcuni uomini armati. Antiche gigantesche infrastrutture, città deserte, in parte in rovina, lasciano il dubbio su cosa possa essere successo. In Inexistences, Christophe Bec racconta una storia molto personale in cui mostra la sua visione del futuro. Nostro ? Un altro ? Se dipinge un mondo in agonia, che potremmo vedere come una proiezione del nostro XXI secolo alla deriva, gli indizi si fermano qui.
Christophe Bec – Inesistenze – Sun

Spesso non c’è molto da fare a Belle River, una piccola cittadina situata vicino a Lakeshore nella contea di Essex. Tranne forse una volta all’anno, quando le effimere, fragili insetti volanti dalla vita breve, vengono a morire e ricoprono il terreno e i marciapiedi in diverse parti della città. In una calda sera d’estate, tre adolescenti attraversano Belle River con l’idea di andare a comprare il gelato al minimarket locale. Quando raggiungono il parcheggio della farmacia scoprono che l’accesso è subordinato all’attraversamento di un letto di effimere morte particolarmente ripugnante. Uno dei tre ragazzini non ha soldi con sé e viene invitato dagli altri due ad attraversare il parcheggio per comprare il gelato, che pagherà il suo contributo… Ma non tutto andrà come previsto…
Jeff Lemire – L’Effimera – Futuropolis

Dream Quest of Unknown Kadath di Lovecraft è stato adattato in un fumetto due volte prima che Florentino Florez, Guillermo Sanna e Jacques Salomon decidessero di apportarvi la propria visione. Scopriamo un eroe ricorrente, Randolph Carter, che cerca con tutti i mezzi di raggiungere la meravigliosa città del sole al tramonto che ha visto tre volte in sogno prima di svegliarsi. Per raggiungere i suoi obiettivi, il giovane ignorerà i pericoli, vagando all’infinito in un mondo popolato da creature strane e particolarmente voraci…
Per evitare di creare una rottura troppo forte tra il mondo della realtà e quello dei sogni, gli autori hanno optato per un intelligente cenno a Little Nemo in Slumberland che ammorbidisce le transizioni. Un adattamento che diventerà presto essenziale.
Florentino Florez, Guillermo Sanna e Jacques Salomon – Kadath, la donna sconosciuta – Black River

Futuro lontano. La galassia ospita 670 miliardi di uomini e donne sparsi su una moltitudine di pianeti, ognuno con i propri riti e credenze mantenute da tempo immemorabile. Appena 200 anni fa apparvero quattro divinità, che formarono un quadriumvirato di ineguagliabile potere che ridusse in schiavitù le persone cancellando gli antichi culti, divenuti empi. Anche se qua e là sono scoppiate guerre, oggi sembra che il potere del “Grand Quartetto” sia poco o per niente messo in discussione. Eppure… a volte è difficile controllare tutto.
Sylvain Runberg e Grun ci regalano una giubilante storia di fantascienza che unisce ampi spazi favorevoli alla rivelazione di un universo ricco, umorismo attraverso un trio di eroi tipici e complementari, nonché un tema fondamentale, quello delle religioni, intese da diverse angolazioni, da dalla rinascita dei culti e dell’adorazione, alla sanguinosa imposizione del politeismo di stato. Sgargiante e dettagliato, il disegno di Grun è notevole in una storia sviluppata ritmicamente.
Sylvain Runberg et Grun – Cacciatori di reliquie spaziali – Daniel Maghen

Nel prossimo futuro, un dispositivo di tipo metaverso consentirà a coloro che lo desiderano di vagare vent’anni dopo. Un gioco per alcuni semplice, Chloé usa questa simulazione per scoprire cosa hanno in serbo gli anni a venire per il luogo in cui vive. Una notte, mentre si immerge nel metaverso, Chloé incontra un ragazzo un po’ insolito, in pantaloncini attillati e canottiera rossa. Il suo nome è Tim, e i due destini si ritroveranno presto legati da un nascente amore, che le differenze che contraddistinguono ciascuno di loro non riusciranno a rendere del tutto impossibile…
Il fin troppo raro Sacha Goerg offre qui una storia in linea con lo spirito dei tempi, che sviluppa una riflessione sul prossimo futuro delle nostre società occidentali di fronte alle crisi climatiche. Fornisce anche, tra le altre cose e per non essere esaustivo, la sua visione dell’intelligenza artificiale, delle tensioni sociali, che aprono linee di frattura insormontabili nella convivenza. In tal modo, Sacha Goerg va oltre la semplice storia di un flirt per invitarci a (ri)pensare al nostro mondo e alla traiettoria che gli diamo…
Sacha Goerg – L’Archipel – Gallimard BD

L’apocalisse è appena arrivata, lasciando il mondo in una sinistra e spaventosa terra di nessuno da cui emergono ancora alcune teste. La violenza si è rapidamente affermata come il nuovo modo di (sopravvivere) su terre aride e sterili, lasciando i sopravvissuti ad affrontare contingenze che spesso si riducevano a poche cose: trovare cibo. E se possibile trovate un posto dove dormire senza il rischio di imbattervi in ​​cattive persone. In questo contesto senza speranza, alcuni decidono di andarsene prima di altri, appesi agli incroci, alle gru, agli alberi o alle travi dei fienili. Come possiamo parlare di futuro quando il presente occupa tutti i pensieri, scacciando a poco a poco il passato e i suoi ricordi di un altro tempo? Lasciare che le immagini della morte marciscano, come un cancro, il presente emaciato? Come possiamo credere ancora in un futuro in cui tutto o quasi sarà scomparso? In un romanzo toccante, che fa venire la pelle d’oca a ogni pagina, composto con poesia e drammaturgia senza pari, Cormarc McCarthy scolpisce la traiettoria di un padre e di suo figlio. Adattare questo testo, fatto di sfumature così fragili, appena abbozzate e così tenui tra un padre e un figlio, pur dipingendo un mondo desolato fatto di rovine e assenza di prospettiva – la cenere che tende a coprire tutto fino ad assorbirne i colori – è stato un esercizio di stile non privo di rischi. Manu Larcenet si impegna (in più di un modo) in un adattamento che costituirà una pietra miliare.
Manu Larcenet – Il Cammino – Dargaud

Dopo due parti (Operazione Copperhead e The Detection Club) della sua trilogia inglese, Jean Harabat torna a noi con, ciliegina sulla torta, uno Shakespeare in sottofondo. La storia di un pezzo perduto, mai pubblicato dal maestro inglese, che sarà oggetto di un’epica ricerca nell’entroterra britannico. Il tutto rendendo omaggio a un altro drammaturgo dello stesso periodo, spagnolo, Cervantes. Come al solito, l’energia narrativa che caratterizza il lavoro di Harabat, un umorismo in ogni momento, che consente anche riflessioni in particolare sul posto delle donne nel teatro e nella Londra del XVIII secolo. Gustoso !
Jean Harombat – Il pezzo mancante – Dargaud

Steve Cuzor ci ha incollato a terra con il fortissimo Five Branches of Black Cotton, successo di pubblico e di critica, con Yves Sente alla sceneggiatura, in cui rivisita un momento particolare della Seconda Guerra Mondiale. Con The Fight of Henry Fleming torna indietro nel tempo per concentrarsi questa volta sulla Guerra Civile, altrettanto tragica. Questa volta da solo al timone, si ispira a un’opera di punta della letteratura americana: The Red Badge of Courage di Stephen Crane, pubblicata nel 1895 e tradotta in francese sedici anni dopo con il titolo La Conquest of Courage: Episode of the Civil War. (Mercurio di Francia). Attraverso il viaggio di un eroe comune confrontato con le devastazioni di una guerra le cui qualificazioni non sono sufficienti per descrivere tutto l’orrore, la battuta di Cuzor serve alla storia. In una carica umana e sensibile nei confronti della guerra e delle devastazioni dirette e indirette che essa provoca.
Steve Cuzor – Il combattimento di Henry Fleming – Dupuis

Per prima cosa ha affrontato due opere fondatrici del romanzo horror, Dracula e Frankenstein. Georges Bess torna a noi questa volta concentrandosi sul romanzo di punta di Victor Hugo, Notre Dame de Paris. In un bianco e nero che padroneggia meravigliosamente, sa mettere in risalto tutti gli spigoli del testo, questi momenti in cui l’espressività delle parole di Hugo graffia il potere, la giustizia o la pena di morte, che svilupperà del resto, e dove Bess’ il disegno spinge e rafforza le intenzioni del testo. Lo fa conservando quel tocco che lo distingue, alle porte del fantasy e del gotico, facendo di Notre-Dame, un monumento condannato a scomparire, un personaggio a sé stante. Sontuoso ed essenziale.
Georges Bess – Notre-Dame de Paris – Glénat

La leggenda dice che quando le nuvole appaiono sopra la montagna chiamata Dente di Gatto, è perché gli orchi stanno preparando un nuovo banchetto composto da ingredienti molto speciali. La giovane Blanchette vive con altri bambini in vista di questo massiccio naturale. Un giorno viene catturata da un uomo chiamato Grince-Matin, un mercante incappucciato, che vende bambini ai migliori offerenti, soprattutto orchi. Riuscirà Blanchette a contrastare l’oscuro destino che sembra riservato a lei? In un racconto per adolescenti e adulti venato di passaggi a volte duri, Fabien Vehlmann e Jean-Baptiste Andreae raggiungono i loro obiettivi, dando vita a questo piccolo mondo in mezzo all’agitazione gastronomica che è quella degli orchi. Il disegno, ricco di dettagli, esplode di colore in un’atmosfera chiusa verso un mondo che Blanchette dovrà imparare ad addomesticare…
Fabien Vehlmann e Jean-Baptiste Andreae – La cucina degli orchi – Rue de Sèvres

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NEXT Mercoledì andrà in gita per leggere a Bertranges