“Sorelle e altre specie viventi” di Elisabeth Barillé: Cosa è fuggita Lucie dal suo destino di adulta?

“Sorelle e altre specie viventi” di Elisabeth Barillé: Cosa è fuggita Lucie dal suo destino di adulta?
“Sorelle e altre specie viventi” di Elisabeth Barillé: Cosa è fuggita Lucie dal suo destino di adulta?
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Confronto di mondi femminili

Resistente alle classificazioni che limiterebbero la sua voglia di movimento, Elisabeth Barillé ha una carriera costellata da vari premi in cui, mescolando romanzi, saggi, reportage, biografie e critici, si è interessata ad Anaïs Nin così come alla Russia del suo bisnonno –, ha lasciato il segno, da lei il corpo della ragazza pubblicato nel 1988, un ingresso piuttosto controverso nel mondo letterario parigino. Se il suo recente romanzo non merita questa etichetta, non è meno singolare nelle domande che ne scaturiscono.

Due sorelle, quindi. Di fronte alle proprie scelte di vita. Lucie, spontanea, allegra, disordinata, si ribella alle ingiunzioni e alle convenzioni, ama i viaggi, l’appariscente, disegnando un mondo magico che abbaglia la sorella maggiore. Colui di cui non sapremo mai il nome è il narratore. Più stabile e premurosa, le piace scrivere ed è preoccupata per la figlia minore, della quale non capisce cosa l’abbia spinta a lasciare tutto per andare a Dubai, una città di lusso dove non ha base. Scossa dalla sua capacità di rifiutare gli oggetti del passato familiare, sa di essere stata indebolita da uno sfortunato gioco di parole di suo padre che l’ha ferita a sangue. Si tuffa poi, per caso, nella ricerca su Madeleine Françoise Basseporte, una vera artista naturalista del XVIII secolo che, nata senza futuro, si fa strada, con fatica e originalità, alla corte del re, e trova un diversivo lì. Una sorta di specchio che assorbe i suoi riflessi liberandola dalle sue preoccupazioni.

Oltre l’oblio

Tre donne finalmente. Che si riflettono nel tempo e nei luoghi. I personaggi aggiuntivi che supportano il browser nelle sue indagini e le domande che la tormentano non aggiungono molto alla storia e distraggono dall’essenziale fino a, a volte, stancare.

Sondando l’immaginazione dell’artista attaccata alla vita che spesso chiama Miss B, la riporta in vita oltre l’oblio che spesso era il destino delle donne riconosciute del passato. Questo è uno degli interessi del libro. L’altro è nel confronto tra tre mondi femminili, forse più legati di quanto si possa credere. Come se Elisabeth Barillé si ritrovasse o cercasse un po’ in ognuna. Come se traesse pace dagli enigmi che la tormentano. Da cosa è scappata Lucie? Cosa ha motivato Madeleine Françoise? Il romanziere, che ha pubblicato a Pochi elogi dei sensibili nel 2008, ci va con finezza, senza leziosità né eccessi, sondando oltre il tempo, i luoghi e le apparenze, le effervescenze e gli imponderabili dello spirito umano.

Sorelle e altre specie viventi | Romano | Elisabeth Barillé | Arléa, 198 pp., 20€

ESTRARRE

“Siamo stati educati entrambi al rispetto degli standard borghesi, io li avevo rispettati, non Lucie, per niente. Lucie riesce a malapena a reggersi sulle sue gambette quando inizia a domare l’uso della parola “no” e il potere che emana da Come gli ostacoli per i cavalli da corsa, le norme sono per lei un incentivo a saltare… Per lei trasgredire è naturale.

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