La Tramelote Eliane Brügger Jecker decifra in un libro il ruolo dei genitori di atleti d’élite

La Tramelote Eliane Brügger Jecker decifra in un libro il ruolo dei genitori di atleti d’élite
La Tramelote Eliane Brügger Jecker decifra in un libro il ruolo dei genitori di atleti d’élite
-

Non sto esagerando? Sto facendo abbastanza? Sono alla giusta distanza? Come reagire in questa o quella situazione? Lo sto facendo bene? Lo sto facendo bene? Queste e molte altre domande, si è posta mille volte Eliane Brügger Jecker da quando suo figlio Benoît, oggi difensore dell’HC Fribourg-Gottéron (dopo essere passato soprattutto per Bienne e Lugano), ha assunto la guida di questo sport d’élite.

Perché se puntare ad evolversi ai massimi livelli richiede impegno, motivazione, perseveranza e abnegazione da parte dell’atleta stesso, difficilmente i genitori vengono risparmiati. “Ci troviamo improvvisamente trascinati in un ritmo intenso. Noi stessi siamo risucchiati in questo mondo di spettacoli, molto emotivo, dove tutto accade molto velocemente in un tempo molto breve. Ma per noi, tutto ciò che desideriamo è “che nostro figlio sia felice, ma essere genitori di un atleta d’élite significa confrontarsi costantemente con delle scelte”, afferma Eliane Brügger Jecker.

Pluralità di opinioni

Sono già trascorsi più di 15 anni da quando si è immersa in questo universo e ha vissuto questo percorso di vita molto particolare. Otto anni fa ha voluto condividere la sua esperienza, per sollevare il velo su questa realtà non sempre facile di genitori di atleti di alto livello. “Ho cercato online per vedere se fosse già stato scritto qualcosa al riguardo, ma non sono riuscita a trovare nulla, quindi ho fatto un tentativo”, spiega.

È presto emerso il desiderio di offrire ai lettori una pluralità di prospettive. Si avvicina quindi a Estelle Leyrolles, il cui figlio Aloïs, giocatore di basket, gioca all’Olimpico di Friburgo. “Ci siamo resi conto che le nostre domande si ritrovavano in molti temi comuni, come la transizione dallo sport ricreativo a quello professionistico, la questione dell’allenamento a margine dello sport, o quella della gestione di chi ci circonda e l’intero ecosistema che ruota attorno agli atleti “, racconta Estelle Leyrolles.

Attraverso i loro quattro occhi, il lettore segue il loro viaggio interiore, condivide i loro dubbi, vive il difficile momento della separazione, scopre come hanno imparato a diventare un sostegno discreto ma incrollabile per i propri figli, attraverso alti e bassi.

-

PREV Capitan Flip e The Hawk: archivi segreti
NEXT Una dedica di Jean Darot a Condom