Questa domenica, 17 novembre, l'8e edizione della fiera Livres en fête al Teatro Foirail di Chemillé-en-Anjou. L'ospite d'onore è Roxane Dambre. Tra i sessanta scrittori attesi, Dorline Bruneau presenterà “Stolen Childhood”.
In questo lavoro, ha scelto di raccontare con parole artigianali la sua vita, tra l'Africa sub-sahariana della sua giovinezza e le rive del Maine di oggi; un percorso meno tranquillo di quello della Loira e dell'Ouémé messi insieme. Tra dolori e speranze, l'autrice non nasconde nulla delle difficoltà subite, ma ciononostante, ad ogni colpo basso, consegna la sua ricetta per tenere la testa fuori dall'acqua. Il lettore passa dalle pagine agghiaccianti di questa epopea ai paragrafi di gioie condivise.
“Questo libro è la mia vita! »
Volevo esteriorizzare ciò che era stato sepolto dentro di me per anni,
ci ha spiegato lo scrittore appena usciti dalle macchine da stampa. Questo libro è la mia vita, ma il messaggio è universale. La società deve fermare gli abusi sui minori. Già nelle mie canzoni
(Dorline Bruneau è una cantante beninese con il nome d'arte Nono Miwa – vedi YouTube, ndr), l'ascoltatore può percepire questo messaggio di tolleranza e amore, ma avevo bisogno di uno spazio più ampio di questi tre minuti e mezzo per esprimermi.
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Il libro si apre nel novembre 2016. Attraverso capitoli costruiti tra vita attuale e flashback, ricorda la sua giovinezza in Benin e Togo, tra piccole gioie e grandi maltrattamenti, tra faccende domestiche e scuola. Il lettore entra in un universo dove la vita di lavoro, i colpi contorti fanno sprofondare e affiorare in superficie questa persona di cuore che, costantemente, si aggrappa alla persona meno cattiva per rialzarsi. Non dimentichiamo nulla, ci conviviamo
conclude Dorline Bruneau.
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