Nathalie Cirac parla del suo romanzo “Livie Morevi e la soglia del mondo di mezzo”

Nathalie Cirac parla del suo romanzo “Livie Morevi e la soglia del mondo di mezzo”
Nathalie Cirac parla del suo romanzo “Livie Morevi e la soglia del mondo di mezzo”
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Marceline Bodier, scrittrice di libri e collaboratrice del gruppo di lettura 20 Minutes Books, consiglia “Livie Morevi e la soglia del mondo di mezzo” di Nathalie Cirac da lei intervistata. Il suo libro sarà pubblicato il 6 giugno 2024 da Éditions Forgotten Dreams.

La sua citazione preferita:

Noterai che, molto spesso, incontriamo persone che vivono come se non dovessero mai morire. E che muoiono come se non avessero mai vissuto. »

Perché questo libro?

  • Perché è la continuazione delle avventure di Livie Morevi, appuntamento annuale iniziato lo scorso anno e che dovrebbe proseguire fino al 2027. È la letteratura per l’infanzia acclamata dai giovani, visto che il primo volume ha vinto il premio Imaginales riservato agli studenti delle scuole superiori. Ma devo credere che mi ha restituito anche la mia adolescenza, visto che ho divorato il secondo volume tanto quanto il primo! E non importa se è passato un anno o anche se ne scopri l’esistenza oggi: l’autrice conosce il suo mestiere e ricorda tutto quello che dobbiamo sapere. Tutto quello che devi fare è lasciarti risucchiare!
  • Perché siamo tra il mondo reale e “Between World” dove vagano le anime che non hanno ancora trovato la pace dopo la morte. Aderiamo totalmente a questo Between World perché ciò che accade lì è tutto ciò di cui siamo privati, ma di cui sogniamo: riparare destini fermati dalla morte, viaggiare nel tempo e nello spazio, espandere i limiti del nostro potere pur continuando a confrontarci con gli altri. .. Livie trascorre le sue giornate impaziente di ritornare la sera in questo mondo, esattamente come i suoi lettori, che cominciano a vivere con una sola cosa in mente, ritrovare il loro libro!
  • Perché è sempre un piacere leggere un messaggio ci permette di realizzare che non siamo gli unici ad avere nel profondo tutti i tipi di pensieri che censuriamo. “Ogni situazione che Carline mi ha descritto, ho immaginato di viverla con Robin”: quando la migliore amica di Livie descrive le delizie della sua relazione con il suo amante, Livie ascolta, sostituendo le proprie immagini e la propria storia. Nessuno lo dice mai, ma forse tutti lo fanno: e cosa meglio della letteratura per rendercene conto?

Come fai, Nathalie Cirac, a identificarci con i tuoi personaggi molto realistici e a farci credere in ciò che accade loro, quando i loro destini sono tutt’altro che ordinari? E quali sono le tue fonti di ispirazione?

Volevo infatti descrivere i miei personaggi in situazioni quotidiane, con reazioni credibili a ciò che stanno attraversando, il che facilita l’identificazione di cui parli. Non ho fonti di ispirazione specifiche e non faccio molte ricerche quando scrivo. Preferisco lavorare dal mio “materiale interiore”, esperienze precedenti, osservazioni, conclusioni, che combino. Questo mosaico si traduce in personaggi e interazioni che sembrano naturali, perché pensati nella vita reale.

Livie si fa valere e capiamo che acquisirà ancora più sicurezza in seguito. Cosa puoi dire per far aspettare i tuoi lettori?

Certo, Livie cresce, si evolve, matura! La progressione della sua personalità è studiata nei cinque volumi della serie. Dapprima adolescente egoista, disconnessa da certe realtà e indebolita dalla morte del padre, diventa gradualmente consapevole che deve uscire dalla sua passività e trovare il suo posto. Il che non è una cosa semplice nel suo ambiente! Riuscirà ad affermarsi e a risolvere i suoi dilemmi?

Hai ricevuto il Premio Imaginales per gli studenti delle scuole superiori 2024 per il primo volume delle avventure di Livie. Congratulazioni! Cosa cambia il premio dei lettori in una carriera giovane come la tua?

Grazie mólto ! Questo premio è senza dubbio un immenso motivo di orgoglio, mi ha dato ulteriore legittimità come autore. Il festival Imaginales, che si è svolto a fine maggio, è stata una gioia pura: non solo ho avuto la possibilità di interagire con gli studenti delle scuole superiori che hanno partecipato alla votazione, ma ho anche potuto incontrare autori che sono stati un sognare per anni! Per quanto riguarda le conseguenze a lungo termine, faccio ancora fatica a immaginarle; Spero che questo premio dia peso al mio romanzo tra i professionisti del libro.

Livie Morevi e la soglia tra i Mondi– Sogni dimenticati

L’essenziale in 2 minuti

La trama. Livie ha 17 anni e in apparenza è un’adolescente normale, non particolarmente popolare. Ma solo in apparenza… perché possiede i poteri di un “contrabbandiere di anime”, che si affermano e le fanno guadagnare più che semplici amici. Per imparare a dominarli, deve andare alla ricerca della sua identità.

Caratteri. La tensione mozzafiato del libro deve molto agli scontri tra Livia e il cappellaio, Tracus, Robin o Louis, vere e proprie lezioni di manipolazione – e quindi di seduzione. E se pensano di poterla usare per regolare i conti tra loro, aspettino di vedere con chi hanno a che fare…

Luoghi. Tutto parte da una piccola e sperduta cittadina di provincia, ma l’autore si abbandona a tutte le esplorazioni – fino ad una serata nell’antica Roma, “non quella che conosci, ma la mia, quella del mio tempo, brulicante, sporca, pericolosa e magnifica! “. Per la gioia dei lettori!

Il tempo. Se sognavi di parlare sui social media con un giovane del XVIII secolo, sei nel posto giusto! Il romanzo è allo stesso tempo terribilmente attuale e del tutto senza tempo, forse perché le preoccupazioni adolescenziali – prima fra tutte l’iniziazione alla sessualità – non hanno tempo…

L’autore. Nathalie Cirac è davvero una scoperta straordinaria, come solo le piccole case indipendenti possono farci fare, scommettendo su un’autrice giovane e sconosciuta nella speranza di portarla con sé al top. Questo è ciò che sta accadendo ed è più che meritato!

Questo libro è stato letto con ammirazione per l’eccezionale precisione dell’autore. Vi consiglio la notte che Livie trascorre con Robin… divertente ed emblematica dell’ambivalenza adolescenziale: non vedo l’ora di raccontarvelo, ma non vi priverò assolutamente della gioia di scoprirlo!

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