War Machines (Recensione del libro) Un capitolo molto promettente per il futuro della fantascienza made in … – Le cronache di Cliffhanger & Co

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SOMMARIO: Per decenni, uomini e donne hanno vissuto separati in due società distinte e si sono scontrati tra le rovine di un mondo coperto di neve. I due schieramenti sembrano inconciliabili: ognuno ha il proprio linguaggio, la propria visione della Storia, le proprie tecnologie messe al servizio del conflitto.
Tra le donne, Aya è una combattente, desiderosa di dimostrare il suo valore. Ansel è troppo fragile per essere un “maschio” ben integrato. Le loro strade si incrociano quando Aya viene fatta prigioniera dagli uomini. E se questo incontro arrivasse a scuotere tutto?

Ricorda: nel 2023, abbiamo molto apprezzato Piramide dello stesso autore, che ha ripreso un po' i codici di Giochi della fame Di S.Collins in una terrificante prova di sopravvivenza nel cuore di una piramide piena di trappole mortali dove la posta in gioco non era altro che l'accesso al potere supremo per i successivi sette anni.

Le Edizioni Syros ribadiscono – giustamente – la loro fiducia Gaëtan B. Maran che questa volta ci immerge in una guerra dei sessi post-apocalittica. Gli eroi della sua storia, Già et Anselsi evolvono parallelamente in un mondo fratturato che entra in una nuova era glaciale dopo la Terza Guerra Mondiale. Due entità inconciliabili si confrontano senza pietà: i “mascus” da una parte, le “femmine” dall’altra. Tra loro, il dialogo è definitivamente rotto e l'odio dell'altro è abilmente mantenuto in ogni campo. La rottura è chiara: uomini e donne non hanno più niente a che fare insieme.

Gaëtan B. Maran analizza i meccanismi disastrosi di una guerra di logoramento che è durata così a lungo che nessuno ricorda (cosa) l'ha iniziata. Nei bozzoli delle sorellanze, affogati sotto il deserto ghiacciato imposto dall'inverno, pensiamo ovviamente al Day after poi, chiusi nelle “falangi” che gli uomini pilotano, questi inferni di metallo mobili e surriscaldati, che pensiamo abbiano Mad Max. Da entrambe le parti, manteniamo la memoria di illustri combattenti, commemoriamo la carneficina perpetrata dall'altra parte, imbrattiamo all'infinito l'immagine dell'altro, fino a quando non è completamente disumanizzato. Pensiero unico al culmine della sua propaganda, in uno sbalorditivo parallelo di indottrinamento fin dalla nascita.

Il lavoro di Gaëtan B. Maran è tanto più notevole perché ha immaginato una codificazione di genere, un linguaggio specifico per le forze presenti. Ad esempio, il campo femminile ha femminilizzato il “lui” neutro (otteniamo quindi frasi del tipo “non c'è motivo per cui” o “è andato tutto bene”). Per quanto riguarda gli insulti, avremo da una parte “le cagne”, “I figli del padre” dall'altro Una lingua confusa da leggere – soprattutto quando i “guai” hanno a che fare con la scrittura inclusiva – ma che arricchisce notevolmente l'universo inospitale in cui gravitano i personaggi , intrattabile e insopportabilmente duro.

Come senza dubbio i personaggi, in questo romanzo ci mancava empatia. Tra gli avversari, visto il contesto, ci aspettavamo poco o nulla (anche se l’intelligenza artificiale, per ironia della sorte, si manifesta ben più degli “umani”). Ma avremmo voluto provare qualcosa di più per loro. I nomi passano e gli attacchi sono così improvvisi e brutali che sprofondiamo nello stesso stato di sgomento catatonico di fronte ai corpi che si accumulano. Un pregiudizio narrativo inquietante quando ci piace lamentarci a piacimento della sorte dei nostri personaggi preferiti ma che, qui, si inserisce perfettamente nella logica dell'autore: la guerra non lascia tempo a chi resta per piangere.

In un’epoca in cui i conflitti si diffondono quasi ovunque come gli incendi boschivi durante un’ondata di caldo, il gioco degli specchiAya e Ansel mette in luce le cause della guerra che avvantaggiano sempre una manciata di decisori, ma che hanno un impatto duraturo e deleterio su intere generazioni. Se siamo meno legati a quest'ultimo romanzo incisivo, resta ovvio su cui dovremo contare Gaëtan B. Maran negli anni a venire: ha aperto un capitolo molto promettente per il futuro della SF made in .

Ringraziamo ancora una volta le edizioni Sirose più in particolare Chiaraper averci permesso di scoprire questo romanzo, disponibile nelle librerie dal 3 ottobre.

Crediti: EDITIONS SYROS

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