Denis Villeneuve non ha seguito i libri alla lettera per Dune 2: ha preferito fare di questo personaggio la sua “arma segreta” e questa è un’ottima idea…

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Notizie sulla cultura Denis Villeneuve non ha seguito i libri alla lettera per Dune 2: ha preferito fare di questo personaggio la sua “arma segreta” e questa è un’ottima idea…

Pubblicato il 05/08/2024 alle 09:00

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Per molti versi, il nuovo adattamento di Denis Villeneuve dei romanzi Dune di Frank Herbert va ben oltre il lavoro di David Lynch, considerato deludente da alcuni registi, tra cui James Cameron. Per cercare di raggiungere l’unanimità, il regista canadese ha dovuto talvolta prendere decisioni controverse, anche a costo di allontanarsi dalle opere letterarie. C’è però una modifica molto particolare che è stata apportata per permettere al pubblico di comprendere meglio la visione dell’autore, ed è questa quella che Denis Villeneuve definisce la sua “arma segreta”.

Denis Villeneuve a volte si è allontanato dai libri: una decisione a volte controversa

Per quanto riguarda il cinema, l’uscita della seconda parte del franchise Duna è stato uno dei più grandi fenomeni nel mondo dello spettacolo. Col senno di poi, ci rendiamo conto che l’accoglienza è stata entusiastica e il successo al botteghino spettacolare. Doppiato da Steven Spielberg così come da James Cameron, che non ci ha pensato molto descrivere il lungometraggio come “cinema puro”, Denis Villeneuve ha comunque preso delle decisioni rischiose. Oltretutto, uno di loro ha suscitato polemichein particolare perché si discosta parecchio dal romanzo di Frank Herbert.

Pertanto, per realizzare appieno la sua visione dell’opera di Frank Herbert, Denis Villeneuve non ha avuto paura di alienare alcuni lettori. Al di là della scelta che ha già sconvolto alcuni di loro, ce n’è un’altra che divide molti ma che, soprattutto per gli spettatori, risulta essere più vicina a ciò che l’autore ha voluto esprimere.. In effetti, un gran numero di lettori non hanno capito le intenzioni di Frank Herbert, cioè fare Dunaun avvertimento contro la mescolanza di politica e religione “, ” una favola contro figure messianiche “. Per compensare ciò, Denis Villeneuve confidò di avere un’arma segreta.


Chani, l’arma segreta di Denis Villeneuve al servizio della visione di Frank Herbert

È presso la redazione di New York Times che Denis Villeneuve ha restituito l’interesse di quest’arma segreta. Come spiega, è attraverso questo personaggio che ora cerca di divulgare le intenzioni di Frank Herbert, e quest’arma segreta non è altro che Chani. Fu durante la stesura della seconda parte che Denis Villeneuve ebbe l’idea di avvicinarsi a questo discorso implicito e, secondo lui, il personaggio di Chani si prestava perfettamente a questo poiché poteva fornire contrasto rispetto alla sua rappresentazione in i libri. A differenza dei libri, dove Chani si accontenta di seguirlo, Denis Villeneuve ha voluto mostrarla più reticente.

Questa scelta che contrasta con i libri, Denis Villeneuve spiega di essere stato motivato a permettere al pubblico di comprendere più facilmente le problematiche e i pensieri dietro il lavoro di Frank Herbert. Denis Villeneuve, oltre a ritrarla in maniera un po’ distante, ha voluto che fosse il simbolo di una “ Prospettiva e distanza critica » riguardo alla trasformazione di Paul Atréides. In un certo senso, ora è lì affinché gli spettatori capiscano che l’eroe che interpreta è solo una facciata che nasconde, in realtà, “ una figura oscura ». Certamente questa decisione non accontenta tutti ma l’idea di rispettare la visione del creatore è quanto mai lodevole.


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