licenziato da Radio France, Jean-François Achilli andrà al tribunale del lavoro – Libération

licenziato da Radio France, Jean-François Achilli andrà al tribunale del lavoro – Libération
licenziato da Radio France, Jean-François Achilli andrà al tribunale del lavoro – Libération
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Il giornalista accusato di aver partecipato alla stesura dell’autobiografia del presidente del Raduno Nazionale è stato licenziato lunedì 29 aprile, dopo essere stato sospeso in via cautelare a metà marzo. Egli nega di aver preso parte al progetto del boss del partito di estrema destra e ricorrerà alle vie legali per contestare il suo licenziamento.

L’ascia è caduta. Già sospeso in via cautelare da France Info per più di un mese, il giornalista politico Jean-François Achilli è stato infine licenziato per colpa grave da Radio France, per “reiterate violazioni degli obblighi etici relativi a collaborazioni esterne”, ha detto lunedì 29 aprile una fonte interna alla radio pubblica, confermando le informazioni del Punto. “Jean-François Achilli intraprenderà un’azione legale per contestare il suo licenziamento da parte di Radio France, Lo ha annunciato martedì 30 aprile Me François Stefanaggi, il suo avvocato. Presto parlerà alla stampa per smentire le informazioni inesatte e infondate che circolano circa i presunti comportamenti scorretti all’origine del suo licenziamento”.

Parecchi “collaborazioni esterne” quindi, e non solo quello rivelato dal Mondometà marzo, e che inizialmente ha portato alla sua sospensione : la sua partecipazione nella stesura dell’autobiografia del presidente della RN Giordano Bardella, partecipazione alla quale contesta. Dopo, Pubblicazione aveva in particolare rivelato l’“housekeeping” che Jean-François Achilli praticava da almeno dieci anni per la società di consulenza in comunicazione Tilder, cioè la formazione in conferenze mediatiche per dirigenti d’azienda, in particolare per la SNCF o il gruppo Casino.

Il facilitatore di Informato aveva reagito all’indomani della pubblicazione dell’articolo di Mondo accusandolo di aver partecipato alla stesura del libro di Jordan Bardella: “Non ho infranto alcuna regola professionale o etica” aveva scritto su X, denunciando il “brutalità” di questo “misura ingiustificata”. Il giornalista 61enne aveva confermato in questa pubblicazione che lui “scambiato con Giordano Bardella”sostenendo che è qualcosa che fa “con tutti i leader politici per 25 anni”. Ha aggiunto: “Abbiamo parlato, su sua richiesta, di quale potrebbe essere la sua espressione per un libro di interviste. Ho rifiutato il progetto”.

Secondo IL Mondo, Jean-François Achilli aveva infatti rifiutato questa proposta“lavoro comune” fatta dal presidente della RN prima dell’estate del 2023, ma il quotidiano ha anche rivelato che l’editorialista aveva “ha tuttavia lavorato nell’ombra, donando a Bardella i suoi ricordi, permettendo così all’inizio di un testo di vedere la luce”. Il capolista RN alle elezioni europee di giugno, tuttavia, ha assicurato Mondo Quello “solo il (suo) stretto entourage lo aiuta a scrivere questo libro, per la correzione di bozze”. Come confermato Pubblicazioneè ancora prevista per il prossimo giugno la pubblicazione del libro di Jordan Bardella, edito da Mazarine, filiale della Fayard (di proprietà di Vincent Bolloré).

Ma la stesura del libro di Jordan Bardella non è stata l’unica collaborazione esterna non dichiarata al suo datore di lavoro da Jean-François Achilli. Radio France è venuta a conoscenza di corsi di formazione sui media con il direttore del Franprix Vincent Doumerc, in occasione della sua nomina nel settembre 2022. Un’attività che rientrava in una collaborazione retribuita di almeno dieci anni con la società di consulenza in comunicazione Tilder, as rivelato Pubblicazione. Un caso di “housekeeping” (questi servizi, spesso pagati e non dichiarati, da parte di giornalisti per aziende private o istituzioni pubbliche) mentre France Info era già stata scossa da un caso simile un anno prima, in cui erano stati sanzionati cinque giornalisti. Da allora, Radio France ha creato una piattaforma online sulla quale tutti i giornalisti della radio pubblica devono segnalare le collaborazioni esterne che vorrebbero realizzare. Regole, note a tutti, dalle quali Jean-François Achilli si sarebbe liberato.

Lunedì pomeriggio, il direttore delle notizie di Radio France Jean-Philippe Baille, durante una conferenza editoriale, ha confermato davanti ai giornalisti di France Info il licenziamento per colpa grave di Jean-François Achilli. Secondo un testimone, Baille ha anche chiarito che in redazione non c’è stata alcuna caccia alle streghe. “Sarà difficile, ma abbiamo delle regole” ha detto anche, prevedendo che probabilmente la radio pubblica sarà la prescelta per la decisione. Diversi titoli di destra e di estrema destra, da Punto A Giornale della domenica, hanno così sposato la causa di Jean-François Achilli fin dall’inizio di questa vicenda. Anche la compagna del giornalista, la saggista Chloé Morin, ha preso parte a una piattaforma in Le Figaro per difenderlo.

Aggiornamento : questo martedì 30 aprile alle 19,25 con l’annuncio del deferimento al tribunale del lavoro da parte di Jean-François Achilli.

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