Joyce Carol Oates, Bernhard Schlink, Jerry Stahl… La selezione di libri tascabili della settimana

Joyce Carol Oates, Bernhard Schlink, Jerry Stahl… La selezione di libri tascabili della settimana
Joyce Carol Oates, Bernhard Schlink, Jerry Stahl… La selezione di libri tascabili della settimana
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Una storia ispirata a un fatto di cronaca, un’odissea politica nella Germania del dopoguerra, un bizzarro reportage sul turismo dell’Olocausto, una distopia afro-futurista… I nostri suggerimenti per i libri da infilare nelle vostre tasche questa settimana.

Pubblicato il 5 ottobre 2024 alle 11:30

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“Babysitter”, di Joyce Carol Oates

“Un romanzo è sempre un mondo a sé, che sia il terzo o il ventesimo” ha dichiarato Joyce Carol Oates a Telerama qualche anno fa, come per porre fine alle eterne domande sulla sua fenomenale fertilità letteraria e sui contorni in continua espansione della sua vasta bibliografia. Pubblicato nel 2022 negli Stati Uniti, The Very Dark Baby-sitter guarda al passato per indagare un luogo e un tempo: negli anni ’70, la città di Detroit, Michigan, dove Joyce Carol Oates ha già ambientato diverse sue opere e che prontamente presenta come sua “grande argomento”. La narrazione del libro si basa su un fatto di cronaca mai risolto: i rapimenti, rapimenti, stupri e omicidi di almeno quattro bambini, a metà degli anni ’70, da parte di un individuo soprannominato “Babysitter”. dalla stampa. — Di.C.

Ed. Punti, € 11,40.

“La Petite-Fille”, di Bernhard Schlink

Dai thriller ai romanzi, Bernhard Schlink non ha mai smesso di esplorare la storia della Germania, il suo paese. Soprattutto dopo la seconda guerra mondiale. Con rigore, senso di modesta e malinconica accuratezza e giustizia. La nipote ne è testimonianza, che suscita di pagina in pagina un’emozione piena di stupore e compassione, tolleranza e generosità. Tornando a casa dalla libreria, Kaspar – un autoritratto mascherato di Schlink, come spesso accade? – scopre il cadavere di Birgit, la sua amata moglie, nella vasca da bagno del loro appartamento. Si è suicidata? Viaggio nel cuore di una Germania poco conosciuta, dove regnano ancora sinistri fantasmi all’ombra di defunte ideologie marxiste: La nipote è un’odissea politica affascinante e inquietante e soprattutto una storia abbagliante di amore, riparazione e lutto compiuto. – F.P

Ed. Folio, € 9,90.

“No, no, no!”, di Jerry Stahl

Jerry Stahl è depresso. È anche iscritto a un avviso “Olocausto” di Google. È mescolando le due cose che cercherà di scongiurare la sua disgrazia: scoprendo l’esistenza di circuiti turistici nelle alte sfere del nazismo, si imbarca per due settimane in un improbabile viaggio in pullman. Lui stesso è un discendente di ebrei lituani, vuole “affrontare la prova brutale dell’esistenza del male” dimenticare la sua angoscia (ha appena rovinato il suo terzo matrimonio) andando al “La terra dei veri nazisti”. Auschwitz, Monaco, Birkenau, Norimberga: lo scrittore americano sarà trasportato insieme ad altri quindici viaggiatori da una guida tra Polonia e Germania. Con una scrittura cruda, piena di umorismo crudo e autoironia, ne mette in discussione le origini «turismo oscuro» controverso, in una storia a metà tra il gonzo reporting e la confessione. — YB

Ed. Tasche Rivages, € 9,80.

“Uragani tropicali”, di Leonardo Padura

Ipermnesico, pessimista, a volte nostalgico, sempre lucido, Mario Conde dubita del miglioramento delle condizioni di vita all’Avana. Ha sperimentato una pianificazione economica troppo grandiosa, ha aspettato troppi possibili allentamenti politici per essere entusiasta dell’arrivo del presidente Obama sull’isola, seguito da un concerto dei Rolling Stones – in realtà preferisce i Beatles. Ex ispettore criminale, ora venditore di libri usati, viene avvicinato da un ex collega per una questione spinosa: un ex capo del regime, deciso, quando era in carica, a distruggere artisti ritenuti devianti dalla linea ideologica, è stato assassinato. —GH

Ed. Punti, € 9,90.

“Il vecchio tè”, di Michael Roch

Lo diremo più tardi? terra bruna, di Michael Roch, avrà segnato la nascita di un afrofuturismo francofono? A Lanvil, una città del futuro (2070) costruita in alto e che abbraccia l’intero arco dei Caraibi, una società di classe molto gerarchica confina i ricchi in superficie e i poveri nelle zone più basse. La città è immensa, circondata dal cemento e mantenuta da energie artificiali. Chi rifiuta questa segregazione cerca il Tutto-Mondo, una leggenda che si nasconde tra le sue pieghe… Questo punto di partenza viene da un universo distopico piuttosto classico, la novità viene da altrove. Dal quadro, innanzitutto: Lanvil è una città nera per la quale Europa e Stati Uniti sono solo riferimenti secondari, una terra accogliente per migranti provenienti da tutto il mondo, e questo cambio di prospettiva, molto decoloniale, è emozionante… – HP

Ed. Il Libro Tascabile, €8,70.

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