Il cammino e il sacro di Sébastien de Courtois

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Ogni settimana ti invitiamo a leggere qualcosa di nuovo, un classico o un libro da riscoprire.

Se pubblicasse un primo romanzo nel 2023, L’amico delle giornate soleggiateSébastien de Courtois ha già scritto storie o saggi notevoli come Un elogio del viaggio (“Sulle orme di Arthur Rimbaud”), Tè a Istanbul O Lettere dal Bosforo. Il suo ultimo, Camminare e sacropubblicato la scorsa primavera, è uno di quei libricini densi e luminosi che si vorrebbe avere sempre con sé, ma anche da regalare. Come indica il titolo, l’autore coniuga la voglia di camminare con l’interesse per la religione anche se il “sacro” non si limita solo a questo ambito. Specialista dei cristiani orientali a cui ha dedicato numerose opere, suo oggetto di studio e di passione lo ha portato in Turchia (dove ha vissuto per dieci anni), Siria, Iraq, ecc. Camminare e sacro ci porta anche in Cina, Etiopia e Cipro dove ora si è stabilito.

Sébastien de Courtois © Julien Falsimagne

Per questo cittadino del mondo, figlio del Tarn, delle Cévennes e del Vallese svizzero per le sue origini familiari, il sacro “ è diventato ovvio » un giorno del 1997 quando entrai per la prima volta nella Basilica di Santa Sofia a Istanbul. Questo sacro dedicato a una trascendenza che scoppia di verità », lo incontra nuovamente scoprendo Tur Abdin (“la montagna dei servi di Dio”) nel Sud-Est della Turchia e in altri luoghi di cui condivide con amichevole erudizione le bellezze e i segreti.

Memoria dei luoghi

Credo nella continuità dei luoghi e dei paesaggi, credo nella sostenibilità di questa vita che obbliga a sperare in un mondo in decomposizione, alle foreste, ai laghi e alle pianure, credo infine al ritorno dei cieli di estati e inverni spezzati “, scrive questo “ trasmettitore di storia e cultura, attraverso il cammino e la letteratura » allegato a « registrarsi nella memoria del luogo “. La sua ricerca lo ha portato naturalmente a relazioni o libri da regalare” una voce a chi aveva perso tutto; Cristiani, yazidi, shabak, mandei e altre minoranze del Levante, credenti e atei, miscredenti, imbroglioni e pirati “.

Celebrando il “ magia dell’incontro », Sébastien de Courtois ci invita a preservare la nostra capacità di meraviglia in un mondo violento e disincantato. Infatti il ​​suo testo è anche un manifesto: “ quello della marcia verso il sacro “. Passamelo.

Cristiano Autier

> Un libro per il fine settimana



Camminare e sacro • Edizioni Salvatore

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