Grégoire Delacourt: “Avevo bisogno di ritrovare una parte gioiosa di me”

Grégoire Delacourt: “Avevo bisogno di ritrovare una parte gioiosa di me”
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Livres Hebdo: Perché questo seguito e perché con un nuovo editore, Albin Michel?

Gregoire Delacourt: L’idea originale mi è venuta durante il parto. Avevo bisogno di riscoprire una parte gioiosa di me, di riscoprire Jocelyne, con la sua freschezza, questa incredibile umanità. Anche la sua lingua. Ho iniziato una prima versione, che era una ripetizione della prima, prima di arrendermi. E poi ci sono stati tutti questi cambiamenti da Lattès, il mio primo editore. Ho incontrato Anna Pavlowitch, direttrice letteraria di Albin Michel. Non ci ha provato con me, ma volevo lavorare con lei. Quindi, quando ho ricominciato, sapevo che questo libro sarebbe stato per lei. Lei non lo sapeva nemmeno. Non racconto mai a nessuno dei miei libri prima che siano finiti, non firmo un contratto, non mostro nulla. Quando ebbi finito, tornai da New York, dove vivo, per dargli il testo. Ed ecco qua! Un libro alla volta e scegliamo ogni libro.

Allora, cosa succede a Jocelyn?

Ricordiamo che aveva vinto 18 milioni alla lotteria, ma non aveva incassato l’assegno. Era stato suo marito, Jocelyn, a forgiarlo, a incassarlo e a fuggire conducendo una vita miserabile. Dopo aver speso 3 milioni, le ha restituito il resto e voleva tornare, ma lei ha rifiutato. Lui è morto. Adesso si ritrova con una somma di 15 milioni, che non voleva e della quale non sa cosa farsene. Inizia una sorta di terapia, all’interno di Winners Anonymous, e decide di spendere tutto facendo del bene intorno a lei. Si renderà presto conto che non è così semplice…

“Parto dalla realtà per andare verso la verità”

È divertente, questa idea di Vincitori Anonimi…

Quando l’ho trovato, sapevo di avere il libro, con la sua struttura, e tutti i personaggi che Jocelyne incontrerà, ognuno con la propria storia dolorosa. Come quello di Thierry, che ha avuto la sfortuna di nascere ricco! Una vita di merda, come quella di Liliane Bettencourt…

Dare un seguito a un best-seller è un rischio?

È un azzardo, infatti, anche se si riesce a leggere la lista 2 senza aver letto la lista 1. Ho ritrovato nella mia testa lo stato d’animo gioioso e goloso della prima. I personaggi sono tutti inventati, ma parto dalla realtà per andare verso la verità. Volevo rimettere l’umanità, la connessione, al centro delle nostre vite, con i valori sostenuti da persone come noi e da una donna “normale”, Jocelyne.

Dopo un ultimo colpo di scena, che ovviamente non sveleremo, potreste stilare una lista 3?

No, o tra dodici anni! Per ora voglio leggere questo libro, che ho scritto, ma che non ho ancora Leggere. E di vivere a New York, vale a dire uscire…

Gregoire Delacourt, Elenca 2 i miei desideriAlbin Michel, 250 p., 19.90 E, pubblicato il 17 aprile.

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