I sostenitori della colonizzazione di Gaza aspettano solo il via libera da parte del governo israeliano, alcuni membri del quale si stanno già battendo per questa opzione.
Arroccato su una collina in Cisgiordania, l’avamposto di Evyatar è uno dei progetti di maggior successo della recente espansione territoriale israeliana. Queste baracche precarie, che ospitano una ventina di famiglie, sono sia il simbolo dell’idealismo religioso sia, per i suoi abitanti, il contorno di ciò che sperano di vedere emergere a Gaza: colonie ebraiche che si estendono su tutto il territorio.
Il progetto Evyatar nasce nel 2021 su questa collina situata nei pressi del crocevia strategico di Tapouah, punto nevralgico che collega gli assi che portano a Nablus, Ramallah e Ariel, che è stata teatro di numerosi attacchi contro civili israeliani. Vi si sono insediati un centinaio di coloni ma gli scontri con l’esercito e la polizia li hanno costretti ad abbandonare temporaneamente la zona, per poi ritornare poco dopo. E nel febbraio 2024, la loro determinazione ha dato i suoi frutti: l’avamposto, stabilito su un terreno con uno status conteso dai villaggi…
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