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ECOWAS: Mali, Niger e Burkina rifiutano il periodo di recesso concesso

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Cedeao

Mali, Niger e Burkina rifiutano il periodo di recesso concesso

Mali, Niger e Burkina Faso hanno rifiutato domenica un periodo di sospensione di sei mesi consentito dall’ECOWAS.

AFP

Pubblicato oggi alle 00:56 Aggiornato 8 ore fa

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Domenica, in un comunicato stampa, i regimi militari di Mali, Niger e Burkina Faso hanno respinto il periodo di ritiro di sei mesi concesso dalla Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (ECOWAS) prima del loro ritiro definitivo, considerandolo un “tentativo di destabilizzazione” esterna. pubblicazione.

I tre paesi che formano l'Alleanza degli Stati del Sahel (AES), tutti governati da giunte ostili alla Francia, hanno annunciato a gennaio il loro desiderio di lasciare l'ECOWAS, un'organizzazione che riunisce oggi 15 paesi e che considerano sfruttata dall'ex potenza coloniale.

Durante un vertice di una settimana fa ad Abuja, l’organizzazione regionale ha annunciato un periodo di riflessione di sei mesi affinché i tre paesi possano rivedere la loro decisione dopo la data di partenza ufficiale, alla fine di gennaio 2025. fungerà da “periodo di transizione” che durerà fino al “29 luglio 2025”, al fine di “mantenere aperte le porte dell’ECOWAS” ai tre paesi, secondo il presidente della Commissione ECOWAS.

“Manovre di destabilizzazione”

Ma secondo il collegio dei capi di Stato della Confederazione degli Stati del Sahel, questa decisione è “solo un altro tentativo che consentirebbe alla giunta francese e ai suoi ausiliari di continuare a pianificare e realizzare azioni destabilizzanti contro l’AES”.

Ha affermato che “questa decisione unilaterale non può vincolare i paesi dell’AES”. Già prima del vertice avevano annunciato che la loro decisione di lasciare l’organizzazione era “irreversibile”.

Il comunicato stampa firmato dal capo della giunta maliana, Assimi Goïta, denuncia anche “manovre di destabilizzazione avviate da una manciata di capi di Stato che impongono i loro desideri e programmi stranieri” all’interno dell’ECOWAS.

Contenere attacchi ricorrenti da parte di gruppi jihadisti

I presidenti del Senegal e del Togo svolgono il ruolo di mediatori nel tentativo di riportare i tre paesi nell'ECOWAS.

Mali, Niger e Burkina Faso, che hanno espulso l’esercito francese dal loro territorio, stanno collaborando per contenere gli attacchi ricorrenti dei gruppi jihadisti, mentre si avvicinano militarmente e politicamente ad altre potenze come la Russia.

I loro leader politici si impegnano regolarmente in violente diatribe contro la Francia, che accusano di voler dare “un colpo alla dinamica di emancipazione avviata dall’AES”.

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