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Salsa di pomodoro contaminata dal lavoro forzato degli uiguri anche nei supermercati europei – Libération

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Diritti umani

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La repressione degli uiguri in Cinafascicolo

Un’indagine della BBC fornisce nuove prove che le salse di pomodoro vendute come italiane sono in realtà realizzate con concentrato prodotto in violazione delle norme ambientali e dei diritti umani nello Xinjiang, una regione della Cina.

Davanti alle corsie della salsa di pomodoro dei supermercati, qualunque consumatore abbia letto l’impero dell’oro rossola straordinaria indagine di Jean-Baptiste Malet (Fayard, 2017, premio Albert-Londres) è inquietante per la descrizione di barattoli pieni di concentrato di pomodoro maleodorante, accatastati in una fabbrica cinese nello Xinjiang con etichette con i colori della bandiera italiana . In una nuova sconvolgente inchiesta, la BBC ha ricordato questo famigerato business che unisce truffe commerciali, scandali ambientali, repressione degli uiguri, lavoro forzato e perfino atti di tortura.

Grazie ai test di laboratorio effettuati su 64 diverse passate di pomodoro vendute nel Regno Unito, Germania e Stati Uniti, la radio britannica è riuscita a risalire all’origine dei prodotti venduti in Europa con l’etichetta “Passata di pomodoro italiana” O “purè di pomodori italiani”, in realtà prodotto nello Xinjiang, chiamato anche Turkestan orientale. Risultato: 17 prodotti, la maggior parte dei quali con marchio proprio venduti presso rivenditori britannici e tedeschi, potrebbero contenere pomodori cinesi, anche con marchi biologici. Un’assenza di scrupoli da parte degli importatori che sicuramente non risparmia la Francia: a fine ottobre, Xinjiang Guannong Tomato Prod

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