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Il Marocco rafforza i suoi confini con l’Algeria

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La tensione tra Algeria e Marocco potrebbe aumentare con il ritorno al potere di Donald Trump negli Stati Uniti, partner privilegiato del regno. Il confine tra i due vicini è chiuso da 25 anni. In previsione di un possibile attacco armato da parte dell’Algeria, le autorità marocchine hanno annunciato il rafforzamento della sorveglianza delle frontiere con il paese vicino. “La sorveglianza dei nostri confini è una delle principali preoccupazioni delle nostre forze armate”, ha detto venerdì Abdelatif Loudiyi, ministro della Difesa marocchino, presentando al parlamento il bilancio 2025 del suo dipartimento.

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Marocco e Algeria sono impegnati in una corsa agli armamenti da più di un decennio. Con 24 miliardi di euro di bilancio militare per il 2025, l’Algeria è il paese con la più alta spesa militare in Africa. Il Marocco è al secondo posto con un budget militare di 12 miliardi di euro per il 2025 Il Paeserilevando che questi bilanci sono aumentati di oltre il 7% rispetto all’anno precedente e rappresentano circa il 10% del prodotto interno lordo (PIL) di ciascuno dei due paesi rivali.

Questo riarmo minaccia lo sviluppo economico, così come la pace e la stabilità nella regione. “Questo aumento significativo sottolinea la scelta strategica del Marocco di rafforzare le capacità di difesa delle sue forze armate in un contesto regionale e internazionale sempre più instabile”, analizza per TelQuel l’esperto militare Nizar Derdabi, riferendosi alle minacce terroristiche provenienti dal Sahel e a quelle del Fronte Polisario, sostenuto dall’Algeria nel conflitto del Sahara.

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Nel suo discorso in occasione del 49esimo anniversario della Marcia Verde, all’inizio di novembre, il re Mohammed VI ha invitato l’Algeria, senza menzionarla per nome, ad abbandonare le manovre destabilizzanti di coloro che “cercano una via d’uscita verso l’Atlantico”. Una settimana dopo, il ministro degli Esteri marocchino, Nasser Bourita, in un intervento davanti al parlamento, metteva in guardia contro la presenza di “segnali di escalation [de la guerre] dall’Algeria, con l’evidente desiderio di superare il conflitto regionale [actuel] ad uno scontro diretto. Inoltre, nel Sahara continua la guerra “a bassa intensità”. Il Marocco ha recentemente annunciato di aver ucciso sette miliziani sahrawi durante attacchi di droni come rappresaglia per le azioni armate del Polisario.

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