In Lussemburgo: i paesi del G20 vogliono tassare i miliardari, il Lussemburgo dice no

Lunedì i leader del G20 hanno appoggiato l’idea di collaborare per tassare “efficacemente” i più ricchi, un’iniziativa promossa dal presidente brasiliano Lula. Ma l’idea suscita il rifiuto di Gilles Roth, ministro delle Finanze lussemburghese. La settimana scorsa, alla Camera dei Deputati, ha criticato questa tassa, definendola “irrealistica”, “inapplicabile” e sottolineando che il governo non intende sostenere una misura del genere in futuro.

Secondo l’ONG Oxfam, negli ultimi due decenni, la ricchezza dell’1% più ricco dei paesi del G20 è aumentata di quasi il 150% in valore reale, escludendo l’effetto dell’inflazione, per raggiungere 68,7 trilioni di dollari. La quota della ricchezza totale da loro controllata è aumentata dal 26% al 31%, mentre la metà più povera della popolazione ha visto la propria scendere dal 6% a meno del 5%.

Anche tassare i più fortunati sembra essere una potenziale fonte di finanziamento, in un momento in cui i deficit di molti paesi stanno diminuendo e le esigenze di adattamento ai cambiamenti climatici sono in aumento. Nella loro dichiarazione congiunta, i capi di Stato e di governo scrivono: “Nel pieno rispetto della sovranità fiscale, cercheremo di impegnarci in modo cooperativo, per garantire che gli individui molto ricchi siano effettivamente tassati”. Ma la questione non è vinta.

Il presidente argentino Javier Milei, ad esempio, ha annunciato in un comunicato stampa di respingere “numerosi punti” della dichiarazione finale, “soprattutto l’idea che un maggiore intervento dello Stato sia la via per combattere la fame”. E il suo grande alleato Donald Trump, che tornerà alla Casa Bianca a gennaio, ha promesso categoricamente di abbassare le tasse.

Uno dei più forti sostenitori del repubblicano durante la sua campagna è stato l’uomo più ricco del mondo, il capo di Tesla e proprietario di X (ex Twitter), Elon Musk. E nella classifica dei miliardari stilata da Forbes, tre quarti delle 20 persone più ricche del mondo hanno la nazionalità americana.

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