DayFR Italian

è arrivata in Albania l’imbarcazione della Marina Militare italiana con i primi migranti

-

Di Le Figaro con AFP

Pubblicato
35 minuti fa,

aggiornato 34 minuti fa

” data-script=”https://static.lefigaro.fr/widget-video/short-ttl/video/index.js” >

VIDEO – Dopo più di 36 ore di viaggio per mare, 16 uomini provenienti dall’Egitto e dal Bangladesh sono sbarcati nel porto albanese di Shengjin.

L’imbarcazione della Marina italiana con a bordo i primi migranti intercettati nelle acque italiane e portati in Albania è arrivata mercoledì mattina nel porto albanese di Shengjin, dopo più di 36 ore di viaggio per mare, hanno notato i giornalisti dell’AFP. I 16 uomini, provenienti dall’Egitto e dal Bangladesh, saranno registrati nei prefabbricati installati dall’Italia al porto, prima di essere portati 20 chilometri più in là fino al campo di Gjader, dove potranno presentare la domanda di asilo e attendere la risposta delle autorità italiane. Se quest’ultimo viene rifiutato, delle cellule vengono installate nel campo, in attesa di rimandarli nel paese di origine.

Questa esternalizzazione della richiesta di asilo, la prima in Europa, è stata resa possibile da un controverso accordo firmato tra Roma e Tirana nel novembre 2023. Da allora è stato criticato da molte ONG per i diritti umani che lo considerano una violazione delle norme internazionali. Di durata quinquennale, il suo costo per l’Italia è stimato in 160 milioni di euro l’anno. Riguarda solo i maschi adulti intercettati dalla Marina Militare o dalla Guardia Costiera italiana nella loro zona di ricerca e salvataggio in acque internazionali.

La procedura prevede un primo controllo su una nave militare, prima di un trasferimento a Shengjin, per l’identificazione, poi presso l’ex base militare di Gjader. I centri dovrebbero avere una capacità iniziale di 1.000 posti, poi di 3.000, cifre che per alcuni non giustificano questo accordo. “Negli ultimi tre giorni sono sbarcati in Italia più di 1.600 migranti. Una nave italiana ne trasporta 16 in Albania. Non credo sia necessario aggiungere altro.”scrive martedì su X Matteo Villa, ricercatore dell’Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi).

“Coraggioso” o “Disumano”

Saluto martedì a “Accordo coraggioso”, Giorgia Meloni s’est aussi dite “orgoglioso che l’Italia sia diventata un esempio da seguire da questo punto di vista”, suscitando l’interesse dei governi francese, tedesco, svedese e britannico per la politica italiana di gestione dei flussi migratori. L’accordo è stato criticato da molte ONG per i diritti umani che lo vedono come una violazione delle regole internazionali.

“L’accordo Italia-Albania viola il diritto marittimo internazionale e rischia di erodere ulteriormente i diritti fondamentali dei rifugiati”, ha scritto martedì la ONG SOS Humanity, stimandolo “L’Italia detiene di fatto persone in cerca di protezione sul territorio albanese senza controllo giurisdizionale, il che è profondamente disumano e viola i loro diritti fondamentali (…) Questo accordo è una nuova strategia di uno Stato membro dell’UE mira ad esternalizzare la gestione della migrazione e quindi ad assolvere stessa responsabilità per i diritti umani dei rifugiati.

All’inizio di questa settimana, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha menzionato in una lettera agli Stati membri dell’UE una proposta infiammabile per trasferire i migranti in centri di accoglienza in paesi terzi, “hub di ritorno”chiamando per tirare il “lezioni” dell’accordo Italia-Albania.

Related News :