La cyberassicurazione, sempre più apprezzata dalle imprese – rts.ch

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Le attività cyber sono ancora giovani nel mondo degli assicuratori. Le prime polizze assicurative sono state lanciate circa sette anni fa. In precedenza i rischi informatici erano parzialmente coperti in altri ambiti o non esplicitamente esclusi.

“Gli assicuratori hanno ridotto la cosiddetta copertura “silenziosa” dei rischi informatici che giacevano inattivi nei rami danni materiali e responsabilità civile – anche sotto la pressione del settore della riassicurazione. Di conseguenza, hanno sviluppato polizze assicurative informatiche indipendenti”, afferma Gabor Jaimes , esperto di cyber-assicurazioni presso l’Associazione Svizzera d’Assicurazioni (ASA).

Mercato globale in crescita

Il settore cyber ha registrato una forte domanda sin dal lancio delle prime polizze. Entro il 2023, il volume globale dei premi avrebbe raggiunto i 14 miliardi di dollari. «E si prevede che il mercato continuerà a crescere rapidamente», afferma Andreas Schmitt, esperto di cybersecurity presso Zurich Assicurazioni. L’assicuratore stima che il volume globale dei premi raggiungerà circa 29 miliardi di dollari entro il 2027.

Anche in Svizzera si osserva una forte tendenza alla crescita: secondo l’ASA, nel 2023 il volume dei premi è aumentato di quasi un quinto raggiungendo i 141 milioni di franchi, la maggior parte dei quali, 121 milioni, provenivano da clienti aziendali.

Gli stessi assicuratori sono riluttanti a fornire informazioni sul volume o sulla crescita delle loro attività informatiche, come dimostrato da un sondaggio tra i rappresentanti del settore condotto da AWP. La Mobiliare, l’Helvetia, la Basilese e la Zurigo Assicurazioni concordano sulla rapida crescita del fatturato e sulla continua forte domanda di assicurazioni cyber. «Rispetto al 2019, il numero delle polizze è quasi quintuplicato e i sinistri denunciati con conseguenti costi sono aumentati quasi otto volte», spiega l’Helvetia.

Secondo Gabor Jaimes, oggi la maggior parte delle grandi aziende svizzere è protetta da un’assicurazione contro gli attacchi informatici. Ma lo stesso non vale per le PMI. Secondo i dati dell’ASA la percentuale delle piccole e medie imprese con assicurazione informatica è inferiore al 5%. Considerando tutte le aziende, la quota ammonta all’8,7%, un punto percentuale in più rispetto al 2022.

Consapevolezza

Secondo Andreas Schmitt, la crescita futura dipende sia dalla nuova domanda di copertura informatica da parte dei clienti, sia da cicli di mercato più brevi. È probabile che incidenti come l’interruzione del servizio Crowdstrike o gli attacchi hacker alle imprese locali aumenteranno la domanda.

Solo nel mese di luglio un aggiornamento difettoso del software di sicurezza informatica sviluppato dall’azienda statunitense Crowdstrike ha causato problemi negli aeroporti, nelle banche e nei supermercati. L’incidente ha interessato anche il controllore del traffico aereo svizzero Skyguide. Ad agosto il produttore di attrezzature per tessitura e saldatura Schlatter ha segnalato un attacco informatico e Swisscom ha dichiarato di aver respinto un tentativo di hacking.

ats/miro

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