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almeno 155 morti negli Stati Uniti

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Le operazioni di soccorso sono continuate martedì nel sud-est degli Stati Uniti, diversi giorni dopo il passaggio dell’uragano “Helene” che ha causato almeno 155 morti, mentre Joe Biden e Kamala Harris si recheranno separatamente nelle zone disastrate.

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Diverse aree rimangono inaccessibili via strada e più di 1,4 milioni di case e aziende erano ancora senza elettricità alle 19:30 di martedì, secondo il sito specializzato poweroutage.us.

“Sappiamo che la devastazione causata dall’uragano Helene è oltre ogni immaginazione”, ha dichiarato martedì il governatore della Carolina del Nord Roy Cooper.

Il suo stato, il più colpito dall’uragano, martedì ha deplorato almeno 74 morti.

“Le località sono state cancellate dalla carta geografica”, ha aggiunto il governatore in una conferenza stampa, precisando che le autorità si aspettano che il bilancio peggiori ulteriormente.

Liz Sherwood-Randall, consigliere per la sicurezza nazionale di Joe Biden, ha detto lunedì che le autorità non hanno avuto notizie di 600 persone, affermando tuttavia che spera che alcune di queste persone siano rimaste “vive”.

Il presidente Biden si recherà mercoledì nella Carolina del Nord, mentre il vicepresidente Kamala Harris, candidata democratica alle presidenziali il 5 novembre, si recherà in Georgia, dove sono stati registrati 25 decessi.

I rispettivi viaggi avvengono nel momento in cui la risposta delle autorità federali al disastro è diventata parte della campagna presidenziale. Georgia e Carolina del Nord sono tra i sette stati chiave che potrebbero influenzare le elezioni.

Biden virulento

Lunedì Donald Trump ha visitato una città della Georgia colpita dall’uragano e ha accusato lo Stato federale di non essere “reattivo” di fronte alla portata del disastro. Il candidato repubblicano aveva anche precedentemente accusato le autorità della Carolina del Nord, guidate dal democratico Roy Cooper, di “non aiutare deliberatamente le persone nelle aree repubblicane”.

“Sta mentendo”, ha ribattuto un virulento Joe Biden. “Ciò che mi fa arrabbiare (è che lui) implichi che non stiamo facendo tutto ciò che è possibile (…) È falso ed è irresponsabile”.

Joe Biden aveva precedentemente indicato che non avrebbe viaggiato finché ciò avrebbe potuto interrompere le operazioni di soccorso.

Nella Carolina del Sud sono stati registrati almeno 36 decessi, mentre la Florida ne ha 14, il Tennessee quattro e la Virginia due, secondo un rapporto compilato martedì dall’AFP in base alle dichiarazioni delle autorità locali.

I soccorritori continuano a lavorare per cercare di trovare i sopravvissuti e portare cibo ai residenti colpiti dal disastro, a volte ancora tagliati fuori dal mondo.

Nel sud dei Monti Appalachi, “Helene” ha causato inondazioni improvvise con danni impressionanti.

Le immagini provenienti da Asheville, nella Carolina del Nord, mostrano quartieri rasi al suolo e strade distrutte da un fiume in piena. A causa della mancanza di accesso stradale, le autorità stanno inviando aiuti umanitari, acqua e generi alimentari per via aerea.

Per Joe Biden “non c’è dubbio” che queste devastazioni siano dovute al cambiamento climatico che, riscaldando le acque dei mari, rende, secondo gli scienziati, più probabile la rapida intensificazione delle tempeste e aumenta il rischio di uragani più potenti.

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