Mai una donna ha ricoperto una carica così alta nella Chiesa cattolica. Un grande passo avanti… nonostante gli aspetti negativi.
Pubblicato alle 6:00
Simona Brambilla
- Età : 59 anni
- Funzione : “Prefetto” del dicastero responsabile degli ordini religiosi della Chiesa cattolica
- Parole chiave : Donne, Chiesa, progresso, compromesso
Perché ne stiamo parlando?
In Vaticano è stato fatto un passo importante. Lunedì 6 gennaio Papa Francesco ha nominato suor Simona Brambilla a capo di un dicastero della Curia Romana. Mai una donna ha ricoperto una carica così alta nella Chiesa cattolica.
Un grande lavoro
Nel “governo” della Chiesa cattolica, un dicastero equivale a un ministero. Ce ne sono una quindicina, che vanno dal Dicastero per la comunicazione al Dicastero per i vescovi. Sorella Brambilla, dal canto suo, è stato nominato “prefetto” (sì, al maschile) del Dicastero per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica, responsabile degli ordini religiosi, il che non è una responsabilità da poco, visto che si tratta di ordini circa 600.000 suore e 125.000 sacerdoti in tutto il mondo.
“Importante, significativo”
Questa nomina non risolve la questione dell’ordinazione delle donne nella Chiesa. Ma possiamo vederlo come un gesto “positivo” in questa direzione, suggerisce la professoressa Marie-Andrée Roy, del dipartimento di scienze religiose dell’UQAM. “È qualcosa di significativo, importante”, ha detto.
MMe Roy osserva che sotto il pontificato di Francesco, il numero di donne che lavorano in Vaticano è aumentato notevolmente, anche in posizioni di leadership. Secondo le statistiche riportate da Vatican News, la percentuale è passata dal 19,3% del 2013 al 23,4% di oggi. Inoltre, la nomina di una donna alla dignità di prefetto non sarebbe stata possibile prima della riforma papale della costituzione istitutiva della Santa Sede, che consente ai laici – comprese le donne – di guidare un dicastero dal 2022.
«In un certo senso Papa Francesco sta cercando di andare il più lontano possibile nell’integrazione delle donne», nota M.Me Roy. Alcuni potrebbero vederla come una rivoluzione, ma per altri era il minimo che potessero fare. La lettura può variare a seconda della nostra postura. » Secondo lei, Papa Francesco cerca di soddisfare al meglio le aspettative… purché non si tocchi la questione dell’ordinazione delle donne sacerdote.
Dietro la donna… un uomo
Questo gesto “positivo” non è stato, però, unanime, dal momento che accanto alla signora è stato nominato un “pro-prefetto” di sesso maschile.Me Brambilla (cardinale Ángel Fernández Artime), che per alcuni attenua il valore simbolico del gesto papale. Citata dall’AFP, la presidente del dipartimento di religione e filosofia dell’Università di Manhattan, Natalia Imperatori-Lee, trova “ridicolo” che si possa pensare che il nuovo prefetto abbia bisogno di aiuto per dirigere un dicastero del Vaticano. “Un giorno, prego affinché la Chiesa veda le donne come leader capaci che già sono”, ha aggiunto.
Una ragione teologica…
Da un punto di vista teologico questa doppia nomina si spiega tuttavia. Francesco lo avrebbe ritenuto necessario, poiché il prefetto deve poter celebrare la messa e svolgere altre funzioni sacramentali che non possono essere svolte dalle donne. «La questione centrale dietro questa nomina non è tanto che suor Brambilla sia una donna, quanto il fatto che sia, dal punto di vista canonico, una laica», riassume la giornalista Camille Dalmas, sul sito specializzato I.MEDIA.
…e diplomatico
Sono in gioco anche interessi diplomatici, spiega Marie-Andrée Roy. Nominando un cardinale accanto alla sorella Brambilla, Papa Francesco va avanti tenendo le spalle e calmando possibili riluttanze. «Può placare sia certi cardinali sia certi superiori maggiori maschi che non si sentono responsabili delle loro azioni nei confronti di una donna o non negoziano con lei i loro statuti e regolamenti», sottolinea M.Me Roy. Quando sei domenicano o gesuita, non sei chiunque… Per alcuni può essere un grande shock culturale. »
Chi è lei?
Simona Brambilla, 59 anni, è membro dell’ordine religioso delle Missionarie della Consolata e dal 2023 ricopre l’incarico di numero 2 nel dicastero degli ordini religiosi. Succede al cardinale João Braz de Aviz, 77 anni, che va in pensione. Infermiera qualificata, sorella Brambilla ha lavorato come missionaria in Mozambico ed è stata superiora del suo ordine della Consolata dal 2011 al 2023, quando Francesco la ha nominata segretaria del dipartimento degli ordini religiosi. Una delle principali sfide che dovrà affrontare sarà la diminuzione del numero delle suore nel mondo, da circa 750.000 nel 2010 a 600.000 l’anno scorso, secondo le statistiche vaticane.
Con l’Agenzia France-Presse