Messico: il presidente formalizza il programma di disarmo

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Messico

Il presidente formalizza un programma di disarmo

Venerdì la presidente messicana Claudia Sheinbaum ha lanciato un programma per combattere le armi.

AFP

Pubblicato oggi alle 1:03 Aggiornato 5 ore fa

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La presidente messicana Claudia Sheinbaum ha lanciato ufficialmente questo venerdì davanti alla celebre Basilica di Nostra Signora di Guadalupe, a Città del Messico, la sua campagna contro la proliferazione delle armi da fuoco.

Chiamato “sì al disarmo, sì alla pace”, questo programma incoraggia i proprietari di armi in Messico a depositarle in modo anonimo in cambio di una certa somma di denaro in contanti, anche nelle chiese.

“Questo programma consiste nel fatto che, senza indagini, un’arma trovata in una casa può essere consegnata in cambio di denaro e distrutta”, ha dichiarato il presidente durante la cerimonia.

La collaborazione delle potenze religiose messicane

Un’arma è stata simbolicamente distrutta dai soldati. I bambini accompagnati dai genitori hanno potuto addirittura scambiare le loro armi di plastica con altri giocattoli.

“Perché dovremmo insegnare ai nostri figli qualcosa che ha a che fare con la violenza?”, ha aggiunto Claudia Sheinbaum.

Questo programma di disarmo pubblico sarà esteso a tutto il Paese, con la collaborazione delle potenze religiose messicane e sotto il coordinamento dei Ministeri della Difesa, dell’Interno e della Pubblica Sicurezza.

Nel 2023 il 70% degli omicidi sarà causato da armi da fuoco

Addio alle armi porterà 1.045 pesos (46,20 franchi svizzeri) per un’arma fatta in casa e fino a 26.450 pesos (1,10 franchi svizzeri) per una mitragliatrice leggera o pesante.

Questo programma esiste dal maggio 2019 a Città del Messico ed è stato ideato dalla presidente messicana quando era sindaco della capitale di 9,2 milioni di abitanti.

Nel 2023, il Messico ha registrato 31.062 omicidi, il 70% dei quali causati da armi da fuoco, secondo i dati preliminari dell’Istituto Nazionale di Statistica.

Tre quarti degli omicidi sono legati a scontri tra gruppi criminali per il controllo delle strade o dei mercati della droga, ha affermato l’ex presidente Andrés Manuel López Obrador. Il governo messicano ha presentato una denuncia contro i produttori di armi americani, accusandoli di alimentare la violenza in Messico.

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