“Gli alberi di Natale non sono destinati a entrare nella catena alimentare”: martedì l’agenzia belga per la sicurezza alimentare ha riformulato la città di Gand, che ha suggerito ricette per riciclare il suo albero.
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8 gennaio 2025 – 01:11
(Keystone-ATS) Roccaforte degli ambientalisti nelle Fiandre, il comune di Gand si è distinto qualche giorno fa sul suo sito online invitando i suoi abitanti a “mangiare i loro alberi di Natale” per evitare sprechi.
La cittadina del Belgio nordoccidentale spiega che gli scandinavi hanno l’abitudine di essiccare gli aghi di abete per preparare, ad esempio, una crema spalmabile al burro. Interrogata sulla questione, l’Agenzia federale per la sicurezza della catena alimentare (AFSCA) non ha apprezzato l’iniziativa.
Pesticidi e altri prodotti chimici
“Niente può garantire il consumo sicuro degli alberi di Natale sia da parte degli esseri umani che degli animali”, sottolinea l’agenzia, a causa del probabile utilizzo di pesticidi per far crescere questi alberi.
“Inoltre, per il consumatore non è nemmeno possibile sapere se gli alberi di Natale sono stati trattati con ritardanti di fiamma e non saperlo può avere conseguenze gravi o addirittura fatali”, insiste l’AFSCA. “In sintesi, ci sono molte ragioni per non promuovere o incoraggiare il riutilizzo degli alberi di Natale nella catena alimentare”.
A seguito di questo avvertimento, Ghent ha parzialmente modificato la sua pubblicazione sul suo sito. La città ha sostituito il titolo accattivante “Mangia il tuo albero di Natale” con “Gli scandinavi mangiano i loro alberi di Natale”.
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