Si tratta di una battaglia discreta, condotta lontano dalla Striscia di Gaza, e il cui ultimo episodio ravviva le preoccupazioni di Israele. Sospettato di crimini di guerra commessi nell’enclave palestinese, un riservista israeliano è dovuto fuggire dal Brasile domenica 5 gennaio, dove si trovava in vacanza. Il servizio consolare dell’ambasciata israeliana a Brasilia ha “accompagnato” il soldato, ha precisato il ministero degli Esteri israeliano, come a voler assicurare il sostegno dello Stato ebraico a tutti coloro che potrebbero essere incriminati da tribunali stranieri per il loro ruolo nella guerra a Gaza.
L’intervento fa seguito a una decisione del Tribunale federale del Brasile, che il 30 dicembre 2024, ha ordinato l’apertura di un’indagine contro il soldato 21enne a seguito di una denuncia della Fondazione Hind Rajab (HRF), che porta il nome di una bambina di 6 anni che sarebbe stata uccisa dal fuoco israeliano a Gaza nel febbraio 2024. Accusandola di aver “ha partecipato a demolizioni di massa di case durante una campagna sistematica di distruzione”questa fondazione con sede a Bruxelles, che afferma di volerlo fare “rompere il ciclo dell’impunità israeliana”come annunciato sul suo sito web, ha presentato foto e video a sostegno di questa denuncia, sostenuta dalle famiglie delle vittime, “mostrando che il sospettato ha piazzato personalmente esplosivi e ha partecipato alla distruzione di interi quartieri”. Maira Pinheiro, l’avvocato responsabile in Brasile del caso dell’organizzazione con sede in Belgio, aveva chiesto l’arresto immediato del soldato, affermando che rischiava di fuggire e di distruggere le prove.
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