L'Iran ha denunciato martedì un “crimine atroce” dopo che lunedì Israele ha riconosciuto l'omicidio del leader di Hamas Ismaïl Haniyeh avvenuto alla fine di luglio a Teheran. L'Iran e Hamas hanno accusato Israele dell'assassinio, che in precedenza non aveva commentato pubblicamente.
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25 dicembre 2024 – 01:06
(Keystone-ATS) “Con questa ammissione spudorata, il regime israeliano ammette apertamente per la prima volta la propria responsabilità per questo crimine atroce”, ha dichiarato l’ambasciatore iraniano all’ONU Amir Saeid Iravani in una lettera al Segretario generale dell’ONU pubblicata sulla rete social.
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha ammesso lunedì che il suo Paese ha ucciso il leader del movimento islamico palestinese. Una guerra ha contrapposto Hamas all’esercito israeliano nella Striscia di Gaza dall’ottobre 2023, dopo un attacco del movimento palestinese nel sud di Israele.
In rappresaglia per la morte di Ismaïl Haniyeh e quella di Hassan Nasrallah, il leader degli Hezbollah filo-iraniani uccisi da Israele alla fine di settembre a Beirut, l'Iran ha lanciato 200 missili verso Israele il 1° ottobre.
Risposta “legittima e legale”.
Secondo l'ambasciatore iraniano all'ONU, il riconoscimento da parte di Israele dell'eliminazione di Haniyeh dimostra che la risposta militare del 1° ottobre è stata “legittima e legale” e che Teheran ha ragione a ritenere che “il regime terroristico di Israele resta la minaccia più grave per pace e sicurezza regionale e internazionale”.
Israele ha anche ucciso a Gaza in ottobre il successore di Ismaïl Haniyeh, Yahya Sinouar, considerato la mente dell'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele.
Questo attacco ha provocato la morte di almeno 1.208 persone, principalmente civili, secondo un conteggio dell'AFP stabilito utilizzando dati ufficiali israeliani. Delle 251 persone rapite quel giorno, 96 sono ancora detenute a Gaza, 34 delle quali sono state dichiarate morte dall'esercito israeliano.
La campagna militare portata avanti come ritorsione ha provocato la morte di oltre 45.000 palestinesi, in maggioranza civili, secondo i dati del ministero della Sanità del governo di Hamas, ritenuti attendibili dall'ONU.