Cooperazione Cina-Africa: i giornalisti discutono del contributo degli scambi culturali

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La CGTN Français ha dato la parola ai giornalisti africani per parlare del ruolo della cultura nella cooperazione tra Cina e Africa. Durante i dibattiti i partecipanti hanno parlato anche delle diverse festività presenti nei loro paesi e dei loro punti in comune con il Capodanno cinese e il Festival di Primavera.

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Le culture del mondo, sebbene diversificate, condividono somiglianze e si arricchiscono a vicenda. Questo è il caso delle culture africana e cinese. Sebbene geograficamente distanti, Cina e Africa dialogano a livello culturale. Gli scambi culturali sono una parte importante della cooperazione sino-africana. Durante una tavola rotonda organizzata dalla CGTN Français, quattro giornalisti africani hanno parlato dell'importanza della cultura negli scambi tra Cina e Africa. Si tratta di Abel Tavares da Veiga, fondatore e caporedattore del quotidiano Tela Non di Sao Tomé e Principe, Souleymane Diam Sy, giornalista del quotidiano Le Soleil in Senegal, Tanguy Gahie, giornalista dell'Agenzia di stampa ivoriana in Costa d'Avorio (AIP) e Abra Kafui Tsolenyanu, giornalista dell'Agenzia di stampa togolese (ATOP).

Sull'importanza della cultura nelle relazioni Cina-Africa, Abel Tavares da Veiga ha affermato che la cultura è l'identità delle persone e ci permette di sapere da dove veniamo e dove stiamo andando. Secondo lui, gli scambi culturali tra la Cina e il continente africano sono essenziali per la comprensione reciproca. Secondo Tanguy Gahie, gli scambi culturali tra Cina e Africa si manifestano in molteplici modi, attraverso festival culturali, scambi artistici, programmi di scambio e l’apprendimento delle lingue cinese e africana.

Riunioni familiari e convivialità

type="image/webp">> type="image/webp">>Le discussioni si sono concentrate anche sulle feste cinesi e africane. In Africa, come in Cina, esistono diversi tipi di festival che scandiscono cicli di vita o momenti particolari della vita quotidiana delle persone. Souleymane Diam Sy ha spiegato che per i musulmani la festa più grande è Tabaski, o festa delle pecore. È un grande momento di comunione e di gioia. In Costa d'Avorio, ha spiegato Tanguy Gahie, oltre alle feste stabilite dal calendario gregoriano come il 1° gennaio, ci sono feste tradizionali celebrate per commemorare anche una nuova stagione, secondo i loro usi e costumi. Come la Festa dell'Igname, simboleggia la fine dell'abbondante raccolto alimentare. Abra Kafui Tsolenyanu ha fatto riferimento anche al Natale e ad altre feste comunitarie celebrate da alcuni gruppi etnici in Togo.

Tutte queste celebrazioni, come il Festival di Primavera cinese, fanno rima con riunioni familiari, convivialità, nuovi propositi e formulazione di auguri di felicità, prosperità e salute. Momenti importanti di relax, i festival, in Africa come in Cina, hanno anche una dimensione spirituale, culturale e identitaria.

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