Ma secondo il secondo scenario, più pessimistico, presentato dal FMI, la guerra potrebbe durare anche fino alla metà del 2026. Ciò provocherebbe veri e propri shock economici con gravi conseguenze per la società ucraina, in particolare nel 2025. Tra gli effetti prevedibili, il FMI cita un rallentamento della crescita. del PIL, inflazione più elevata e deficit di bilancio superiori al 20% fino al 2026.
Tuttavia, entrambi gli scenari”continuano a essere soggetti a un’incertezza eccezionalmente elevata, in particolare per quanto riguarda la traiettoria della guerra e le sue implicazioni per la ripresa postbellica“, precisa il FMI.”La guerra potrebbe intensificarsi o durare più a lungo, creando ostacoli alla performance economica e all’attuazione delle politiche e ponendo rischi per le prospettive a medio termine.” Vari fattori come gli attacchi alle infrastrutture energetiche, un inverno rigido e il calo della popolazione potrebbero mettere a dura prova la ripresa economica dell'Ucraina.
Volodymyr Zelenskyj ritiene che “gli europei non possono, da soli, dare garanzie di sicurezza all'Ucraina”
Il FMI precisa inoltre che queste previsioni sono valide se l’Ucraina continua a beneficiare di un sostegno internazionale sostenibile. “Se l’appetito dei partner ucraini per la continuazione degli aiuti iniziasse a scemare, l’Ucraina si troverebbe ad affrontare la pressione di cambiamenti politici improvvisi o di risposte non ottimali alla chiusura dei deficit con perdite di finanziamento significative, oppure la traiettoria della guerra stessa potrebbe deteriorarsi.“
“Anche se la guerra finisse prima del previsto, la situazione della sicurezza potrebbe non stabilizzarsi rapidamente o i danni causati dalla guerra potrebbero essere ancora più grandi di quanto si pensi attualmente. In questo caso, vi sono rischi di conseguenze economiche e sociali negative, tra cui un calo degli investimenti privati, un aumento della migrazione e un indebolimento delle dinamiche di riforma, che porterebbero a una ripresa più lenta o incompleta nel dopoguerra.“, aggiunge il FMI, sottolineando l'importanza di realizzare riforme strutturali continue per diversi anni.