Il forte sostegno di Elon Musk al partito di estrema destra in Germania è stato il punto di partenza degli scambi tesi tra il miliardario e Thierry Breton, l'ex commissario europeo per gli affari digitali.
Il messaggio del proprietario della piattaforma X (“Solo l’AfD può salvare la Germania”) ha suscitato scalpore in Europa. “A poche settimane dalle prossime elezioni in Germania, Elon Musk – il principale influencer mondiale su X e potenziale membro della futura amministrazione americana – sostiene apertamente il partito di estrema destra AfD. Non è questa la definizione stessa di interferenza straniera?”, ha scritto l'ex commissario in un messaggio pubblicato su X.
“Dobbiamo porre fine ai “doppi standard” e applicare il #DSA in Europa”, ha aggiunto, riferendosi al regolamento dell'Unione europea sui servizi digitali (“Digital Services Act”), che mira a far rispettare meglio le leggi europee attraverso le piattaforme digitali. .
“Amico, l’interferenza straniera americana è l’unica ragione per cui oggi non parli tedesco o russo”, ha risposto domenica Elon Musk, alludendo allo sbarco americano in Francia durante la seconda guerra mondiale.
Vicinanza all’amministrazione Trump
La stretta vicinanza di Elon Musk a Donald Trump, che tornerà alla Casa Bianca il 20 gennaio, solleva interrogativi su come l'UE gestirà la questione del social network X, sospettato di amplificare la disinformazione.
Questa rete è stata formalmente incriminata a luglio per tre presunti reati: inganno degli utenti con segni di spunta blu che dovrebbero certificare le fonti di informazione, insufficiente trasparenza sugli annunci pubblicitari, mancato rispetto dell'obbligo di accesso ai dati della piattaforma da parte di ricercatori approvati.
Per ciascuno di essi, e in caso di mancato rispetto, la Commissione potrebbe infliggere a Elon Musk una multa fino al 6% del fatturato globale annuo di tutte le società da lui controllate, una cifra sufficiente per raggiungere diversi miliardi di euro.