“La campagna inizia adesso”ha riassunto con sobrietà il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Il capo del governo a Berlino dal 2021 ha chiesto, lunedì 16 dicembre, un voto di fiducia al Bundestag che non ha ottenuto: 394 deputati hanno votato contro la fiducia, 207 hanno votato a favore e 116 si sono astenuti. Questo risultato porterà allo scioglimento del Bundestag da parte del presidente federale Frank-Walter Steinmeier, quindi all’indizione di elezioni legislative anticipate il 23 febbraio 2025, più di sei mesi prima della data del 28 settembre inizialmente prevista.
Olaf Scholz, 66 anni, licenziando il suo ministro delle Finanze, il liberale Christian Lindner (Partito Liberal Democratico, FDP), il 6 novembre, in un contesto di disaccordo sul bilancio, ha di fatto rotto la sua coalizione tripartita, composta dai socialdemocratici ( SPD), Verdi e FDP. Ma per lo scioglimento del Bundestag la cancelliera ha dovuto sottoporsi formalmente alla procedura della “questione di fiducia”. Questo viene utilizzato molto raramente: è la quinta volta dal 1945 e la prima dal 2005, sotto Gerhard Schröder (SPD).
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