DECRITTO – Il padrone del Cremlino ha rilanciato l’escalation e ha gettato nel panico l’Occidente rafforzando la dottrina nucleare russa.
Più di cento volte. Sono trascorse più di cento volte dall’invasione dell’Ucraina nel 2022 che Vladimir Putin ha utilizzato la minaccia nucleare, « dalla banda », implicitamente o frontalmente. L'ultima salva, giovedì scorso, quando il capo del Cremlino, dal Kazakistan, dove stava partecipando a un vertice regionale, ha minacciato di colpire i centri di comando a Kiev con il suo missile balistico a raggio intermedio (IRBM), chiamato Orechnik (nocciola).
Un nome molto rustico per designare la scala del terrore scalata negli ultimi giorni dal presidente russo. Otto giorni prima, infatti, aveva “presentato” questo missile ipersonico descritto come “invulnerabile” contro le difese antiaeree occidentali. Soprattutto, questo missile era stato appena utilizzato, poche ore prima, per la prima volta sul campo di battaglia, durante un attacco al Dnipro.
Il piccolo manuale della guerra ibrida
L'attacco avrebbe dovuto rispondere ai recenti bombardamenti effettuati da Kiev su…
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