Rivivi la notte elettorale del primo turno

Rivivi la notte elettorale del primo turno
Rivivi la notte elettorale del primo turno
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A Parigi, dove la sinistra è largamente in testa, sono stati eletti al primo turno nove deputati del Nuovo Fronte Popolare

A Parigi, la sinistra è uscita rafforzata domenica dal primo turno delle elezioni legislative, inviando nove deputati all’Assemblea nazionale, tra cui il primo deputato socialista, Emmanuel Grégoire, e classificandosi prima in 13 dei 18 collegi elettorali.

Dei 18 collegi elettorali della capitale, la metà (9) ha visto eletti al primo turno i candidati del Nuovo Fronte Popolare. Non sorprende che si tratti di quelli situati nell’est di Parigi, baluardo della sinistra, dove la LFI ha fatto la parte del leone nel 2022, con sei deputati su nove della sinistra.

Tutti (Aymeric Caron, Danièle Obono, Sarah Legrain, Sophia Chikirou e Rodrigo Arenas) sono stati rieletti, ad eccezione della dissidente Danielle Simonnet, con voto favorevole.

Gli ambientalisti hanno riconfermato al primo turno anche tre deputate: Eva Sas e Sandrine Rousseau, uscenti, e Pouria Amirshahi. Questo ex deputato ribelle socialista sotto la presidenza di François Hollande ha sostituito il dimissionario Julien Bayou, preso di mira da un’indagine dopo le denunce di un ex compagno per molestie morali e abuso di debolezza.

Infine, il Partito Socialista umiliato nel 2017 dall’ondata macronista (un solo eletto), poi nel 2022 dall’accordo Nupes (nessun collegio elettorale vincibile), trova un seggio grazie al primo deputato Emmanuel Grégoire, eletto contro il macronista Clément Beaune.

Degli altri 8 deputati uscenti dello schieramento presidenziale, altri sono qualificati ma in grave pericolo. Come la modenese Maud Gatel, nove punti dietro la socialista Céline Hervieu. Oppure il ministro della Trasformazione e della Funzione Pubblica, Stanislas Guerini, anche lui con voto sfavorevole e con dodici punti di distacco dal suo avversario ambientalista.

Altri cinque sono arrivati ​​primi e possono avanzare fiduciosi verso il secondo turno: il ministro delegato Olivia Grégoire, David Amiel, Benjamin Haddad, Astrid Panosyan-Bouvet e Sylvain Maillard.

Ciò che resta, per i Macronisti, è il caso 2e collegio elettorale, dove il deputato uscente Gilles Le Gendre si è classificato solo al terzo posto dietro la candidata del Ps, amica intima del ministro della Cultura, Rachida Dati, investita di Rinascimento.

Interrogato dall’AFP, il signor Le Gendre ha affermato domenica che mantenere la sua candidatura era importante “un’ipotesi seria” ma che la sua decisione non lo era “non preso”. Macronista storico, non venne reinvestito da Renaissance in favore di Jean Laussucq, deputato di Rachida Dati al municipio di 7e circoscrizione. Gilles Le Gendre crede di sì ” pagato [sa] libertà di parola “in particolare per aver votato contro la legge “immigrazione” e averla criticata “verticalità” del potere macroniano.

La perdita di questo collegio elettorale sarebbe una catastrofe per Rachida Dati, recentemente entrata nel campo presidenziale e che conta su un’alleanza tra quest’ultimo e il diritto per vincere il municipio nel 2026.

A sinistra, l’unico caso di divisioni interne ha espresso un verdetto chiaro: non reinvestita da LFI, la “epurata” Danielle Simonnet ha avuto un buon vantaggio (41,87%) nei 15e collegio elettorale di cui è deputata uscente. La candidata nominata dalla LFI al suo posto, la sindacalista Céline Verzeletti, si colloca molto indietro con 19 punti in meno (22,87%). Come sconfessione per la direzione del partito, alla quale MMe Simonnet si oppose con altre figure storiche del movimento (Raquel Garrido, Alexis Corbière).

Senza deputati dal 2022, la destra contava sui 4e e 14e collegi elettorali per riconquistare almeno un seggio. Ma la presenza di candidati pro-RN, favorevoli a “l’unione dei diritti”complicato la situazione.

Nel 4e collegio elettorale, Arnaud Dassier ha ottenuto il 15,55% dei voti, che potrebbero essere trasferiti al candidato di LR Geoffroy Boulard, qualificato per il secondo turno.

Nel 14e, il pro-Ciotti Louis Piquet ha addirittura eguagliato il candidato LR, Patrick Dray (17% a testa), proponendosi un triangolare.

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