COLLOQUIO. Un possibile “patto” tra Islam e democrazia

COLLOQUIO. Un possibile “patto” tra Islam e democrazia
COLLOQUIO. Un possibile “patto” tra Islam e democrazia
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Hicham Alaoui è il figlio di Moulay Abdellah, fratello del re Hassan II, e cugino di primo grado del re del Marocco Mohammed VI. Professore e ricercatore presso l'Università della California a Berkeley (Stati Uniti), è anche membro del consiglio di amministrazione del centro Weatherhead per gli affari internazionali dell'Università di Harvard. Ha fondato e presiede la fondazione Hicham Alaoui che promuove la ricerca nelle scienze sociali. È anche membro dell'Advisory Board del Freeman Spogli Institute for International Studies e di Human Rights Watch per la regione del Medio Oriente e del Nord Africa.
Dopo la pubblicazione Diario di un principe in esilio: domani il Marocco (pubblicato da Grasset) nel 2014, uscirà questo martedì 26 novembre 2024 da Editions du Cherche Midi l'essay Islam e democrazia. Come cambiare il volto del mondo arabo. Conciliare Islam e democrazia è possibile, sottolinea, sulla base dell'analisi degli sviluppi politici in Tunisia ed Egitto dopo la Primavera araba.

Nel tuo saggio confronti l’evoluzione politica della Tunisia e dell’Egitto dopo la Primavera Araba. Per quello ?

Questa riflessione trova la sua genesi nella mia esperienza, a Rabat, e nei corridoi del palazzo reale. Ho assistito a notevoli sviluppi politici in Marocco, dove riformisti e democratici hanno invitato la monarchia ad adattarsi. I colpi di stato mi hanno fatto riflettere sul futuro della mia famiglia, strettamente legato a quello della monarchia assoluta. Il vero lavoro di ricerca è iniziato durante la Primavera Araba, del 2010-2011, un evento fondamentale, che ha dimostrato che le società aspiravano alla democrazia.

Conciliare…


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