Il controverso Matt Gaetz, scelto da Donald Trump come suo ministro della Giustizia, ha annunciato giovedì 21 novembre la rinuncia a questo incarico. Dopo un incontro con i senatori, Gaetz ha continuato a scrivere “chiaro che la conferma [de sa nomination] stava ingiustamente diventando una distrazione dal lavoro cruciale del team di transizione Trump-Vance”. “Non c’è tempo da perdere con una battaglia infinita e inutile a Washington, motivo per cui ritiro il mio nome dalla lista dei candidati a Procuratore Generale. »
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Sullo stesso social network il presidente eletto ha salutato “sforzi recenti” del Sig. Gaetz per far confermare la sua nomina. Lui “ha un futuro luminoso” davanti a lui, ha assicurato Donald Trump.
Matt Gaetz, eletto dalla Florida alla Camera dei Rappresentanti prima di dimettersi per entrare nel governo di Donald Trump, è stato oggetto di un'indagine da parte del Comitato Etico della Camera per presunti reati sessuali, inclusa una relazione con un minore, per uso illegale di droghe, appropriazione indebita di campagne elettorali fondi e vari illeciti professionali. Matt Gaetz è accusato di aver avuto una relazione sessuale con una ragazza di 17 anni, cosa che lui nega, ed è stato oggetto di un'indagine federale che è stata archiviata.
Le sue dimissioni hanno di fatto posto fine all'indagine della Camera, ma i funzionari eletti di entrambe le parti hanno chiesto che il rapporto dell'indagine fosse almeno trasmesso al Senato, che decide sulle nomine presidenziali. Il presidente della Camera, alleato di Donald Trump, si è opposto alla pubblicazione del rapporto, sostenendo che non era più necessario. Mercoledì, durante un incontro a porte chiuse, i due schieramenti non sono riusciti a mettersi d'accordo sul seguito da dare a questa indagine.
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