Questa scomparsa “potrebbe inaugurare una lunga serie macabra se non agiamo”, avverte Allain Bougrain-Dubourg, presidente della Lega per la protezione degli uccelli.
Pubblicato il 21/11/2024 12:17
Tempo di lettura: 2 minuti
Nessuno vedrà più volare questo uccello dal piumaggio leggero e dal becco lungo, sottile e ricurvo. Uno studio scientifico, pubblicato sulla rivista Ornithology Ibisconferma la scomparsa del chiurlo, uccello migratore che non veniva osservato da più di 25 anni. “Questa è la prima volta che una specie di uccello continentale si estingue in Europa”avverte la Bird Protection League (LPO) in un comunicato stampa, giovedì 21 novembre.
“C’è una probabilità del 96% che il Chiurlo beccosnello non esista più”spiegano i ricercatori che hanno lavorato allo studio, pubblicato domenica. Questa cifra è sufficiente per classificare la specie come “estinto”secondo le linee guida dell’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN), spiegano.
Un tempo il Chiurlo becco era diffuso nelle zone umide dell’Europa e dell’Asia centrale. Nidificava in Siberia e Finlandia prima di svernare sulle coste del Mediterraneo. Secondo questo studio, l’ultima osservazione indiscutibile risale al 1995, in Marocco. In Francia, l’ultima segnalazione è stata effettuata dalla LPO nel 1968 nella baia dell’Aiguillon, in Vandea, precisa l’associazione.
Delle nove specie di chiurlo, due sono ormai estinte: il chiurlo dal becco sottile e il suo cugino americano, il chiurlo eschimese.che non si vedeva dal 1987. Anche altre specie della stessa famiglia sono minacciate. Ad agosto, il Ministero francese della Transizione ecologica ha rinnovato la sospensione della caccia al chiurlo euroasiatico fino al 30 luglio 2025. Questa specie ha visto il suo numero dimezzarsi dal 1980, secondo la LPO.
“È fondamentale comprendere l’importanza del segnale d’allarme rappresentato dall’estinzione del chiurlo, perché potrebbe inaugurare una lunga serie di eventi macabri se non agiamo”avverte Allain Bougrain-Dubourg, presidente della LPO. Il prossimo sulla lista? “Gli animali che un tempo erano comuni come passeri, rondini e ricci vedono ora le loro popolazioni crollare”avverte lo specialista della biodiversità.
World