Giovedì 21 novembre, la Camera dell’Agricoltura del Morbihan ha tenuto l’ultima sessione del mandato. Ha votato a favore di una deliberazione relativa al contesto sanitario del settore avicolo, colpito dall’influenza. Il Morbihan, negli ultimi mesi, ha constatato diversi casi a Évellys, Moréac e Noyal-Muzillac.
La Camera chiede un risarcimento per gli allevatori proporzionato alle loro perdite economiche dirette e indirette e chiede una revisione delle tabelle di compensazione tenendo conto dell’inflazione osservata nel prezzo delle materie prime e tenendo conto delle disposizioni adottate durante l’epidemia del 2021-2022, vale a dire 100% delle perdite coperte. La Camera vuole che l’indennizzo riguardi anche gli allevatori nelle zone protette e regolamentate i cui pollai non sono stati riempiti o hanno avuto lacune di riempimento. “Nel 2021-2022, 80 allevatori sono stati risarciti per un importo di 1,5 milioni di euro e 78 nel 2022-2023, per un importo di 953.000 euro”, ha indicato Pascal Bolot, prefetto del Morbihan.
Minaccia per i ruminanti
L’Aula è inoltre allarmata per l’avanzare delle malattie che colpiscono i ruminanti. “Dobbiamo vaccinare adesso”, insiste Laurent Kerlir, presidente della Camera dell’Agricoltura. La malattia emorragica epizootica è presente nel Morbihan ma non si evolve molto. La febbre catarrale è nella Mayenne e potrebbe arrivare in Bretagna, con pericolo per ovini e caprini, esposti a un rischio di mortalità del 50%.
L’influenza aviaria non è l’unico problema. Il settore agricolo del Morbihan si trova ad affrontare quest’anno condizioni meteorologiche difficili che rendono complicata la semina e la raccolta dei cereali, in particolare del mais, che è troppo umido: “Per evitare i costi dell’essiccazione, gli agricoltori rinviano il raccolto, cosa che ritarda la semina del cereali”, si preoccupa Laurent Kerlir.
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