Immigrazione –
Sperano di conquistare gli Stati Uniti prima che Trump salga al potere
Una carovana di circa 1.500 migranti ha lasciato Tapachula, nel sud del Messico, per entrare negli Stati Uniti prima dell’insediamento del nuovo presidente americano Donald Trump.
Centinaia di migranti di diverse nazionalità partono per il confine tra Messico e Stati Uniti da Tapachula, stato del Chiapas, Messico, 20 novembre 2024.
AFP
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“La mia idea è di arrivare, per ottenere un appuntamento prima che lui (Trump) salga al potere”, ha detto all’AFP il colombiano Yamel Enriquez, riferendosi alle richieste di asilo che gli stranieri presentano sulla domanda “CBP One” delle autorità americane. “Se non ricevo l’appuntamento prima che arrivi, lo lascio alla volontà di Dio”, ha aggiunto.
Il repubblicano Donald Trump ha promesso di utilizzare l’esercito per effettuare “la più grande operazione di deportazione nella storia degli Stati Uniti”. Il miliardario descrive l’ingresso di stranieri privi di documenti attraverso il confine con il Messico come una “invasione”.
La venezuelana Zuleika Carreño confessa di aver paura “di restare da questa parte del confine e che tutto questo percorso fin qui è stato vano”.
Fermare “criminali e droga”
Mercoledì, la presidente messicana Claudia Sheinbaum ha detto che il suo governo sta preparando un documento che evidenzierà il contributo dei messicani all’economia americana e lo presenterà a Donald Trump. Bisogna difendere anche i benefici del trattato di libero scambio che unisce Messico, Stati Uniti e Canada, ha aggiunto.
Donald Trump ha minacciato di imporre dazi del 25% sulle esportazioni messicane se il governo federale non impedirà l’ingresso di “criminali e droga” negli Stati Uniti.
Da diversi anni i migranti si riuniscono in cortei di diverse centinaia di persone per chiedere alle autorità messicane i documenti di transito. Queste carovane hanno registrato un picco di mobilitazione nel 2018, durante il primo mandato di Donald Trump (2017-2021).
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