Varsavia ha voluto pensare in grande martedì 19 novembre, riunendo nell’ex residenza reale di Lazienki i ministri degli Esteri polacco, francese, tedesco e italiano, nonché l’alto rappresentante designato dell’Unione europea (UE) agli esteri affari e politica di sicurezza, Kaja Kallas, alla quale hanno partecipato in videoconferenza i vertici della diplomazia britannica e spagnola. Nel millesimo giorno dell’invasione russa dell’Ucraina, gli europei erano ansiosi di mostrare il loro sostegno a Kiev, invitando a rafforzare la loro difesa comune preservando le loro relazioni con gli Stati Uniti.
“Ne siamo convinti, nell’attuale situazione geopolitica (…)solo forti legami transatlantici ci permetteranno di contrastare efficacemente le crescenti minacce provenienti dalla Russia e da altri Stati”ha sottolineato il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski, ritenendo che sia giunto il momento “L’Europa si assuma maggiori responsabilità per la propria sicurezza”.
Questa osservazione è stata condivisa da tutti i partecipanti. “Ogni euro destinato alla sicurezza dell’Ucraina è un euro che rafforza le nostre capacità”ha dichiarato il capo della diplomazia tedesca, Annalena Baerbock, insistendo sulla necessità che i paesi europei destinino almeno il 2% del loro prodotto interno lordo alla difesa.
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Il fatto che questo incontro abbia avuto luogo nella capitale polacca non è casuale. Da quando Donald Tusk è salito al potere nel dicembre 2023, il suo governo ha compiuto un notevole ritorno alla gestione degli affari europei, rompendo con otto anni di euroscetticismo e caos diplomatico.
A differenza di Francia e Germania, minate dall’instabilità politica, Varsavia ha un governo forte, frutto delle elezioni legislative dell’ottobre 2023, segnate da una partecipazione record. Anche la Polonia si prepara ad assumere la presidenza di turno del Consiglio dell’UE dal 1È Gennaio 2025. Mentre il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca il 20 gennaio 2025 spalanca le porte all’ignoto sull’esito del conflitto in Ucraina, Varsavia si vede più che mai come un collegamento tra Bruxelles e Washington.
Siate pronti ad affrontare il ritiro americano
Il governo di centrodestra, temendo condizioni di pace sfavorevoli per l’Ucraina, continua ad incrementare le iniziative diplomatiche. Ex presidente del Consiglio europeo (2014-2019), vicino a Ursula von der Leyen, presidente della Commissione – e membro come lei del Partito popolare europeo – Donald Tusk porta avanti gli incontri bilaterali in preparazione del Consiglio europeo di dicembre. Sarà inoltre ospite, il 27 e 28 novembre, del Consiglio dei Paesi Baltici e Nordici a Stoccolma, dove verrà firmato un accordo di partenariato strategico tra Polonia e Svezia.
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