In Spagna, una riforma faciliterà la regolarizzazione di decine di migliaia di migranti aggiuntivi ogni anno

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La ministra spagnola dell'Inclusione, della Previdenza sociale e della Migrazione, Elma Saiz, durante una conferenza stampa nel palazzo presidenziale della Moncloa, a Madrid, il 19 novembre 2024. CHEMA MOYA/EPA

Il governo di sinistra spagnolo ha annunciato martedì 19 novembre l'adozione di una riforma normativa che, a suo avviso, faciliterà la regolarizzazione di decine di migliaia di immigrati clandestini ogni anno nei prossimi tre anni. “L’obiettivo è rafforzare e ampliare i percorsi di regolarizzazione per i migranti che si trovano in Spagna, affinché possano condurre una vita piena come cittadini: hanno diritti e doveri”ha spiegato la ministra dell’Inclusione e della Migrazione, Elma Saiz.

Secondo i dati citati dal ministro, alla fine del 2023 sarebbero stati registrati oggi in Spagna circa 210.000 migranti nelle diverse procedure di naturalizzazione, ovvero 85.000 persone in più rispetto al 2022. Grazie alla riforma adottata martedì, il governo stima che fino nei prossimi tre anni si potrebbero regolarizzare fino a 300.000 immigrati ogni anno.

“Come abbiamo più volte affermato, diverse organizzazioni nazionali e internazionali (…) si stima che la Spagna abbia bisogno di circa 250.000-300.000 lavoratori stranieri all'anno per mantenere il proprio tenore di vita »ha insistito il ministro in una conferenza stampa. “Come il [premier ministre Pedro] Sanchez qualche settimana fa, la Spagna deve scegliere tra essere un paese aperto e prospero o essere un paese chiuso e povero. E abbiamo scelto la prima opzione”ha continuato.

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Una rara politica di benvenuto

Questa riforma normativa prevede in particolare una riduzione dei termini e delle formalità per l'ottenimento dei permessi di soggiorno “rinforzo” dei diritti dei lavoratori migranti, l’estensione da tre mesi a un anno della durata del visto per la ricerca di lavoro e la creazione di nuovi status che aprano la strada alla regolarizzazione.

Secondo il ministro Elma Saiz, circa 2,9 milioni di stranieri contribuiscono già ogni mese alla previdenza sociale, pari al 13,6% del totale degli affiliati. “due punti in più rispetto a appena due anni fa”. A favore di una politica di accoglienza per ragioni principalmente economiche, il governo di sinistra spagnolo costituisce un’eccezione sulla questione migratoria all’interno dell’Unione Europea, in contrasto con l’inasprimento portato avanti da molti paesi del blocco.

La Spagna è una delle tre principali porte di immigrazione verso l’Europa, insieme a Italia e Grecia. Secondo i dati del Ministero dell'Interno, tra il 1 e il 19 sono entrate clandestinamente nel Paese più di 54.000È Gennaio e 15 novembre, cioè 7.400 in più rispetto al 2023 nello stesso periodo.

Il Paese deve far fronte in particolare all’arrivo massiccio di migranti nell’arcipelago delle Isole Canarie, nell’Africa nordoccidentale. A metà novembre quest’anno erano arrivati ​​nel paese quasi 40.000 migranti irregolari, rispetto ai 32.209 dello stesso periodo dell’anno scorso.

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Il mondo con l'AFP

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