Come il processo per stupro di Mazan suscita introspezione e divisione tra gli uomini

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LUDOVIC DEBEURME

Prima che scoppiasse lo scandalo degli stupri di Mazan, Fabien, quarantenne sposato e padre di due figli, veniva a conoscenza di casi di violenza sessuale da lontano, senza particolare emozione. “C’era DSK, un potente candidato presidenziale capace di aggredire una donna delle pulizie nera in un albergo. Quanto a Fourniret e Guy George, il sistema mediatico li ha messi al tavolo del diavolo e questo ha fatto comodo a tutti », afferma il direttore della qualità dell’industria metallurgica di Marsiglia.

Dall’apertura del processo il 2 settembre presso il tribunale penale di Vaucluse ad Avignone, ogni giorno dell’udienza è stato analizzato in diretta sui social network e sui canali di informazione continui. Un impatto mediatico internazionale reso possibile dal rifiuto delle porte chiuse e dalla personalità della vittima, Gisèle Pelicot, 71 anni, alla cui dignità e coraggio sono unanimemente riconosciuti. Per Fabien, la banalità dei profili dei 51 imputati, 37 dei quali sono padri, e l’agghiacciante meccanismo di questa vicenda, hanno finito per scuotere l’opinione pubblica. “la tranquillità dietro la quale gli uomini si sono nascosti fino ad ora”.

Per dieci anni, Gisèle Pelicot è stata drogata dal marito, che l’ha violentata e l’ha fatta violentare mentre era incosciente, in più di 200 occasioni, da sconosciuti reclutati sul sito Coco, filmando inoltre questi sordidi crimini. L’onda d’urto sta anche nell’insistenza degli imputati a ripetere di non essere stupratori. Pompiere, avvocato, operaio, camionista, giornalista… Uomo qualunque, dai 26 ai 74 anni. I nostri vicini, i nostri colleghi, i nostri fratelli.

“Sapere che queste decine di uomini vivono non molto lontano da me, mi gira per la testa, Fabien testimonia. Come dire a noi stessi: stasera vado a far addormentare una ragazza farmacologica dal marito e poi torno alla mia vita, al caffè mattutino con i colleghi, all’allenamento di calcio, alla vita con la mia signora ? » Il padre si chiede: questa violenza è presente in ogni uomo? Una ripercussione intima che fa eco alle voci maschili che si sono levate sui media per affermare che questo processo non sarebbe solo quello di Dominique Pelicot e dei cinquanta imputati, ma il primo processo alla mascolinità come sistema di dominio, nel momento in cui nove Secondo un rapporto INSEE del 2021, una donna su dieci conosce i propri aggressori e il 97% delle violenze sessuali sono commesse da uomini.

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