Cosa fare se arriva la guerra? Lunedì 18 novembre 2024 la Svezia ha iniziato a inviare cinque milioni di opuscoli ai suoi residenti, esortandoli a prepararsi per un potenziale conflitto, in un momento in cui l’Ucraina sta lottando contro le truppe russe.
Dall’inizio del conflitto armato, il paese scandinavo ha invitato la sua popolazione a prepararsi, sia mentalmente che logisticamente, all’eventualità di una guerra, data la sua vicinanza alla Russia.
Ubicazione dei rifugi antiatomici, scelta del cibo, fonti attendibili di informazione: il documento di 32 pagine descrive, utilizzando semplici illustrazioni, le minacce che affliggono la Svezia e fornisce consigli su come fare scorte di cibo e acqua.
L’opuscolo non menziona esplicitamente l’Ucraina o la Russia ma sottolinea che la minaccia militare alla Svezia è aumentata. “Dobbiamo prepararci al peggio: un attacco armato”, è scritto lì.
“Guerra ibrida”
Anche il governo della Finlandia, un paese vicino che condivide un confine lungo 1.340 chilometri con la Russia, lunedì ha messo a disposizione dei suoi cittadini un sito web con consigli su come prepararsi in caso di crisi.
Lo stesso giorno, Finlandia e Germania hanno constatato la rottura di un cavo sottomarino di telecomunicazioni che collegava i loro due paesi. Lo hanno detto i due governi “profondamente preoccupato”, menzionato il “guerra ibrida” e la minaccia russa.
“È in corso un’indagine approfondita, la nostra sicurezza europea non è minacciata solo dalla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, ma anche da guerre ibride intraprese da attori malintenzionati”, scrivono i ministri degli Esteri dei due Paesi in una dichiarazione congiunta trasmessa da Berlino.
“Potrebbe esserci una guerra in Svezia”
Svezia e Finlandia hanno abbandonato decenni di non allineamento militare e hanno aderito alla NATO dopo che la Russia ha lanciato l’invasione dell’Ucraina nel 2022. Anche gli aiuti militari ed economici a Kiev sono una priorità per Stoccolma.
Nelle prossime due settimane verranno inviati alla popolazione svedese 5,2 milioni di opuscoli – disponibili online anche in arabo, farsi, ucraino, polacco, somalo e finlandese.
A marzo, la Banca di Svezia ha invitato le autorità e gli istituti bancari a facilitare l’uso del contante, temendo una paralisi della società in caso di crisi o guerra in un paese in cui le transazioni sono in gran parte dematerializzate.
Per mettere in guardia la popolazione, lo ha dichiarato a gennaio il ministro della Protezione civile Carl-Oskar Bohlin“potrebbe esserci una guerra in Svezia”. Commenti ripresi pochi giorni dopo dall’ex comandante in capo delle forze armate svedesi Micael Bydén, che ha poi incoraggiato gli svedesi a “prepararsi mentalmente alla guerra”.
Nessuna guerra dai tempi di Napoleone
Questi appelli hanno scatenato intensi dibattiti all’interno della società svedese, non abituata alla realtà della guerra.
Sebbene la Svezia invii regolarmente truppe per operazioni di mantenimento della pace, non è stata coinvolta in conflitti armati dai tempi delle guerre napoleoniche.