Per la prima volta una personalità tecnologica berlinese si è espressa apertamente a favore della rottura del cordone sanitario contro l’estrema destra. In una pubblicazione sulle elezioni.
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Dopo l'implosione della coalizione di Olaf Scholz il 6 novembre, le elezioni anticipate dovrebbero tenersi il 23 febbraio 2025. Secondo gli ultimi sondaggi, solo un'alleanza tra la CDU e il Partito socialdemocratico (SPD), possibilmente con i Verdi, può avere successo. possibilità di ottenere la maggioranza assoluta. Finora la CDU ha escluso qualsiasi alleanza con l’estrema destra, accreditata del 19% delle intenzioni di voto.
“Aprirsi a una coalizione con l’AfD, imponendo la condizione che nessun membro del partito di estrema destra apertamente radicale si assuma responsabilità politica”suggerisce Reber a Friedrich Merz, presidente della CDU e probabile futuro cancelliere.
Un accordo politico adesso
L'imprenditore e investitore, fondatore della start-up Wunderlist, ceduta nel 2015 a Microsoft, si presenta come “ex elettore dei Verdi”. Teme che la prossima coalizione, se non includerà l’AfD, porterà il partito di estrema destra a diventare la principale forza politica del paese nelle elezioni del 2029, cosa che dice di voler evitare. Raccomanda quindi al signor Merz un accordo politico adesso, che richiederebbe “mantenere la Germania nell’Unione Europea e nell’Eurozona”.
“Difendere con l’AfD una politica tedesca, vicina ai cittadini ed europea”ha scritto, chiedendo in particolare “una politica economica forte” e uno “deburocratizzazione radicale”.
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La pubblicazione è stata inclusa venerdì 15 novembre nella seguitissima newsletter di un'altra celebrità della scena tecnologica tedesca, Frank Thelen. “Sono anche del parere che in una democrazia si debba tenere conto dell’attuale quasi 20% degli elettori dell’AfD, anche se vorrei che non si fosse mai arrivati a questo”, ha scritto, dicendo che voleva “aprire un dialogo leale”.
Il resto della sua lettera elogia l'iniziativa affidata al miliardario Elon Musk nella futura amministrazione Trump, il Dipartimento di Efficienza Governativa, o DOGE, che mira a “smantellare la burocrazia statale”, nelle parole del presidente eletto. È difficile, in questo contesto, non considerare che la partecipazione di Elon Musk alla campagna di Trump ha contribuito a demonizzare il presidente americano eletto agli occhi di alcuni imprenditori tecnologici tedeschi.
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