La legge sul ripristino della natura adottata all’ultimo momento dopo il ripensamento dell’Austria

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Il ministro austriaco dell’Ambiente Leonore Gewessler (Verdi) risponde alle domande dei giornalisti durante una riunione del Consiglio dei ministri dell’Ambiente presso la sede dell’UE a Bruxelles, il 20 dicembre 2021. JOHN THYS / AFP

Ci sono voluti un colpo di scena finale e lo scoppio di una crisi di governo in Austria perché la legge sul ripristino della natura fosse salvata all’ultimo minuto. Alla fine di uno dei corsi “il più tumultuoso nella storia della legislazione europea” – secondo le parole delle organizzazioni per la protezione della natura -, questo importante testo del patto verde è stato adottato definitivamente, lunedì 17 giugno, grazie al cambio di direzione dell’ultimo minuto da parte del ministro dell’Ambiente austriaco, Leonore Gewessler (Die Grünen, i Verdi).

Il Consiglio dei ministri dell’Ambiente, riunito a Lussemburgo, sembrava essere l’ultima occasione per questo regolamento. Adottato Nel trilogo di fine 2023 (riunione che riuniva la Commissione europea, il Consiglio dell’Unione europea e il Parlamento), il testo si è bloccato poiché l’Ungheria ha deciso di non sostenerlo più, privandolo della maggioranza qualificata. Mancata adozione prima che Budapest assuma la presidenza di turno del Consiglio dell’Unione europea (UE), il 1ehm Luglio, il destino di questa legge sarebbe diventato particolarmente incerto.

Il ministro dell’Ambiente austriaco ha rimescolato le carte annunciando domenica, tra la sorpresa di tutti, il suo sostegno alla legge dopo aver precedentemente annunciato di astenersi. Lunedì mattina venti Stati su ventisette, che rappresentano il 66,07% della popolazione dell’UE, hanno votato a favore del testo – la maggioranza qualificata è costituita da almeno 15 Stati che rappresentano almeno il 65% della popolazione. Svezia, Finlandia, Polonia, Paesi Bassi, Italia e Ungheria si sono opposte e il Belgio si è astenuto.

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«Sono felice di questo voto sul regolamento sul ripristino della natura, su cui si è raggiunto un accordo tra Parlamento e Consiglio [de l’UE] è stato trovato quasi un anno fa, ha salutato il Ministro dell’Ambiente della Regione di Bruxelles-Capitale Alain Maron, che ha presieduto il Consiglio dell’Ambiente. Non abbiamo tempo per prenderci una pausa dalla protezione del nostro ambiente. »

“Obiettivi vincolanti e ambiziosi”

Anche le organizzazioni per la difesa della natura hanno accolto con favore l’adozione di questa legge, che secondo loro segna un “punto di svolta”. “Questa è la prima volta da decenni che l’UE adotta un testo con obiettivi vincolanti e ambiziosi a favore della natura, crede Anouk Puymartin, responsabile della difesa di Birdlife Europe. In quanto regolamento, non necessita di essere recepito e deve essere applicato come tale. » Il voto in Consiglio Ambiente è stato l’ultimo passo prima che il testo fosse pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ed entrasse in vigore. Gli Stati avranno quindi due anni per presentare i propri piani nazionali di ripristino.

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