I “pozzi di assorbimento del carbonio” sono in difficoltà, un’altra brutta notizia per il clima

Pubblicato il 13 novembre 2024 alle 01:01. / Modificato il 13 novembre 2024 alle 06:44.

Oceani, suoli, foreste, torbiere… questi ecosistemi sono preziosi alleati nella lotta contro il cambiamento climatico. Assorbono parte della CO2 che emettiamo in eccesso nell’atmosfera, contribuendo così a limitare l’aumento della temperatura globale. Purtroppo, questi preziosi “pozzi di carbonio”, come vengono chiamati – anche se il termine “spugna” è più appropriato – stanno esaurendo le forze. Lo scorso anno erano particolarmente in difficoltà, un trend preoccupante confermato dalla nuova edizione del rapporto “Global Carbon Budget”, che fa il punto sulle emissioni e sugli assorbimenti di CO2 a livello globale.

L’estate scorsa era già stato pubblicato uno studio preoccupante sul tema dei pozzi di carbonio, sotto forma di “preprint” – un lavoro non corretto e modificato da altri scienziati. I suoi autori erano allarmati dal fatto che, secondo i loro modelli, l’efficacia dei pozzi di assorbimento del carbonio terrestre era diminuita drasticamente nel 2023. Secondo loro, le foreste e i suoli avrebbero assorbito tra 1,5 e 2,6 miliardi di tonnellate di CO2, rispetto a quasi 10 miliardi di tonnellate l’anno precedente. Alcuni media hanno poi parlato di un “collasso” dello stoccaggio naturale del carbonio.

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