Emissioni di CO22 dalla combustione di combustibili fossili raggiungerà quest’anno un nuovo record, secondo uno studio pubblicato mercoledì dagli scienziati del Global Carbon Project, che non prevede alcun picco chiaro nell’uso di petrolio, gas e carbone.
Inserito alle 19:14
Secondo questo studio di riferimento, le emissioni globali di CO2 da combustibili fossili raggiungerà il livello record nel 2024, con 37,4 miliardi di tonnellate, in aumento dello 0,8% rispetto al 2023.
Aggiungendo le emissioni previste legate al cambiamento dell’uso del suolo, come la deforestazione, si prevede che le emissioni totali raggiungeranno quest’anno i 41,6 miliardi di tonnellate (+2,5%).
Emissioni totali di CO2 secondo il Global Carbon Project, negli ultimi dieci anni hanno raggiunto un livello stabile.
“Gli effetti del cambiamento climatico sono sempre più drammatici, ma non ci sono ancora prove che l’uso dei combustibili fossili abbia raggiunto il picco”, ha affermato il professor Pierre Friedlingstein dell’Università di Exeter nel Regno Unito, che ha condotto lo studio.
Secondo Glen Peters del Centro per la ricerca internazionale sul clima di Oslo, il mondo è “vicino in modo molto frustrante” al picco delle emissioni fossili.
” IL [énergies] le rinnovabili sono in forte aumento”, così come le auto elettriche, “ma non sono ancora sufficienti”, ha spiegato ai giornalisti.
Dal 2023, l’Agenzia internazionale per l’energia (IEA) stima che il picco globale del consumo di combustibili fossili (petrolio, gas e carbone) si verificherà “prima del 2030”.
Al ritmo attuale, il team di 120 scienziati dietro il rapporto Global Carbon Budget stima che ci sia una probabilità del 50% che il riscaldamento superi 1,5°C rispetto all’era preindustriale, l’obiettivo più ambizioso dell’Accordo di Parigi del 2015, “ costantemente nei prossimi sei anni circa”.
Se questa stima è “soggetta a grandi incertezze”, “è chiaro che il restante budget di carbonio – e quindi il tempo rimanente per raggiungere l’obiettivo di 1,5°C ed evitare i peggiori impatti del cambiamento climatico – è quasi esaurito”, sottolinea il Global Progetto Carbon in un comunicato stampa.
Le emissioni della Cina, il più grande emettitore mondiale di CO2dovrebbero aumentare dello 0,2%, anche se il range delle emissioni prevede una possibile diminuzione.
Le emissioni degli Stati Uniti dovrebbero diminuire dello 0,6%, quelle dell’India aumentare del 4,6% e quelle dell’Unione Europea diminuire del 3,8%.
Il rapporto afferma inoltre che gli attuali livelli di rimozione dell’anidride carbonica attraverso la tecnologia, escludendo quindi mezzi naturali come la riforestazione, possono compensare solo un milionesimo della CO22 emessi dai combustibili fossili.