Giustizia climatica –
Le ONG respingono il ricorso contro la Shell
La Corte d’appello dell’Aia ritiene che non si possa obbligare la compagnia petrolifera a ridurre le proprie emissioni attraverso obiettivi numerici.
Pubblicato oggi alle 10:31
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Martedì la Corte d’appello dell’Aia ha respinto un appello presentato da gruppi ambientalisti che affermavano che Shell non stava facendo abbastanza per ridurre le emissioni di gas serra. Ha così annullato una sentenza storica emessa tre anni fa.
Secondo la corte, sebbene la multinazionale anglo-olandese abbia un “dovere di diligenza” nella lotta ai pericolosi cambiamenti climatici, non si può obbligare Shell a ridurre le proprie emissioni di CO2 e altri gas serra attraverso obiettivi numerici.
Il caso è stato avviato nell’aprile 2019 da Milieudefensie, una filiale dell’organizzazione internazionale Friends of the Earth nei Paesi Bassi. Più di 17.000 cittadini olandesi divennero quindi parti civili. Insieme ad altre sei ONG, tra cui Greenpeace e ActionAid nei Paesi Bassi, Milieudefensie ha accusato Shell, una delle più grandi compagnie petrolifere del mondo, di non aver fatto abbastanza per allinearsi all’accordo di Parigi del 2015 e ha denunciato la sua “distruzione del clima”.
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