Trenta agenti di polizia sono rimasti feriti e tre persone sono state arrestate durante le proteste nella città spagnola di Valencia, gravemente colpita da inondazioni mortali.
Decine di migliaia di persone hanno protestato sabato sera nel capoluogo regionale per chiedere le dimissioni del governo locale. I manifestanti denunciano la lentezza delle operazioni di soccorso, undici giorni dopo le inondazioni che hanno causato la morte di oltre 200 persone.
Si stima che per le strade della città si siano radunate 130.000 persone. Al termine della manifestazione ci sono stati scontri con la polizia e gli agenti sono stati presi a sassate durante le proteste. I manifestanti si sono riuniti a fine giornata nella grande piazza antistante il municipio di Valencia per percorrere a piedi il chilometro che lo separa dalla sede del governo regionale.
Hanno chiesto in particolare”dimissioni” del suo presidente Carlos Mazón (Partito Popolare, a destra), ma anche il primo ministro socialista Pedro Sánchez non è stato risparmiato dalle critiche. I due uomini sono accusati dalle vittime di aver sottovalutato i rischi e di aver scarsamente coordinato i soccorsi dopo le inondazioni di ottobre 29, che ha devastato quasi 80 comunità.
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