Lo sentiamo ancora spesso dai detrattori della realtà scientifica: il clima cambia continuamente e l’uomo non c’entra nulla. Questo è falso.
La Terra ha vissuto diversi cicli climatici durante la sua evoluzione. Raffreddamenti e riscaldamenti che non avevano nulla a che fare con l’umanità, creati da cambiamenti legati in particolare all’attività vulcanica e alla radiazione solare.
Poi arrivò l’Homo sapiens – l’uomo moderno –, un primate originario dell’Africa che si diffuse in tutto il pianeta nell’arco di 300.000 anni.
Se la specie ha lasciato il segno già da diverse migliaia di anni – soprattutto da quando le sue popolazioni sono diventate sedentarie – è solo negli ultimi 200 anni che le sue attività hanno modificato il clima.
Quando gli esseri umani iniziarono a bruciare combustibili fossili come carbone, petrolio e gas per creare macchine potenti, questa combustione generò emissioni di gas serra che col tempo formarono un vero e proprio “coperchio atmosferico” attorno alla Terra che intrappola il calore del Sole e provoca l’innalzamento della temperatura.
La prova è fatta
Gli scienziati hanno sollevato la possibilità di un legame tra le attività umane e il cambiamento climatico sin dalla fine del 1800, quando il chimico svedese Svante Arrhenius teorizzò che l’accumulo di anidride carbonica (CO2) potrebbe creare un effetto serra che porta al riscaldamento globale. L’idea allora non colpì la gente, anche se lentamente prese piede.
Tuttavia, è stato solo in seguito ai rapporti del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC) – pubblicati a partire dagli anni ’90 – che le prove sono diventate chiare e definitive e, soprattutto, ampiamente accettate da tutti: scienziati e governi.
Oggi è chiaramente stabilito che l’attività umana è la causa principale del cambiamento climatico. L’ultimo rapporto di sintesi dell’IPCC pubblicato nel marzo 2023 – scritto da centinaia di scienziati e approvato dai governi di tutti i paesi del mondo – lo ha ulteriormente confermato.
Questa influenza si manifesta con un cambiamento rapido e su larga scala in diverse componenti del sistema climatico (atmosfera, oceani, criosfera e biosfera), che aumenta notevolmente i fenomeni climatici estremi.
E per coloro che dubitano del consenso scientifico stabilito dall’IPCC, le conclusioni di un sondaggio pubblicato nel 2021 non potrebbero essere più chiare: ben il 99,9% degli 88.125 studi relativi al clima sottoposti a peer review e pubblicati tra il 2012 e il 2020 mostrano che il clima il cambiamento è causato principalmente dall’uomo.