Un uomo di colore, condannato nello stato americano della Carolina del Sud (sud-est) da una giuria esclusivamente bianca per l’omicidio di un cassiere nel 1999, è stato giustiziato venerdì, secondo i media americani. Il condannato ha affermato di aver agito per legittima difesa.
L’esecuzione dell’uomo di 59 anni è la 21esima negli Stati Uniti dall’inizio dell’anno. Tutti sono stati eseguiti tramite iniezione letale ad eccezione di due in Alabama (sud) tramite inalazione di azoto, metodo denunciato dall’Onu che lo ha paragonato ad una forma di “tortura”.
Il condannato è stato condannato a morte nel 2001 per l’omicidio di un cassiere in un minimarket nel quale era entrato senza armi. È scoppiato un alterco, il cassiere ha estratto una pistola ed entrambi gli uomini sono rimasti feriti, uno mortalmente. Il condannato è poi uscito dal negozio con i soldi nella cassa.
Clemenza richiesta dal giudice
Una petizione per risparmiarlo era stata firmata da più di 50.000 persone. L’iniziativa ha ricevuto il sostegno di un ex direttore del Dipartimento penitenziario della Carolina del Sud, che in una registrazione video sottolinea “che questo non sarebbe stato un caso di pena di morte nella maggior parte degli Stati”.
Il giudice che ha presieduto il processo ha scritto al governatore sollecitando “clemenza”, affermando che il caso era “unico” tra i condannati a morte della Carolina del Sud. I suoi avvocati hanno sostenuto in particolare che era l’unico di loro ad essere stato processato da una giuria che non includeva persone di colore.
A settembre la Carolina del Sud ha effettuato la prima esecuzione dal 2011. La pena di morte è stata abolita in 23 dei 50 stati americani. Altri sei (Arizona, California, Ohio, Oregon, Pennsylvania e Tennessee) osservano una moratoria sulle esecuzioni per decisione del governatore.
Questo articolo è stato pubblicato automaticamente. Fonti: ats/afp
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