A pochi giorni dalle elezioni presidenziali, il 5 novembre, e mentre i sondaggi sono molto vicini, Kamala Harris e Donald Trump continuano a condurre il loro duello a distanza per vincere.
La candidata democratica Kamala Harris ritiene che la violenza verbale di Donald Trump lo “squalifica” alla Casa Bianca, in reazione ai commenti del suo rivale repubblicano che prende di mira l'ex parlamentare Liz Cheney.
L'ex presidente “ha aumentato la sua violenza verbale contro i suoi avversari politici e, in modo molto dettagliato, ha suggerito di puntare le armi contro l'ex funzionario eletto Liz Cheney. Ciò lo deve squalificare”, ha affermato Kamala Harris.
“Chi vuole diventare presidente degli Stati Uniti e usa questo tipo di violenza verbale è chiaramente squalificato dalla carica di presidente”, ha detto la vicepresidente e candidata democratica al suo arrivo a Madison, nel Wisconsin, uno stato chiave per le elezioni presidenziali .
Cheney a sostegno di Harris
Giovedì, durante un'intervista pubblica con il conduttore conservatore Tucker Carlson a Glendale, in Arizona, il candidato repubblicano ha proposto riguardo a Liz Cheney: “Mettiamole la pistola in mano di fronte a nove canne di fucile che le sparano addosso. Vediamo cosa penserebbe, tu sai, con le pistole puntate contro di lei.
Questa persona ha risposto a Donald Trump definendola vendicativa, crudele e instabile e intendendo essere un tiranno”, ha lamentato.
Ex pilastro del Partito repubblicano, Liz Cheney ora sostiene Kamala Harris. Ha fatto parte anche della commissione parlamentare incaricata di indagare sull'assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021.
Una battaglia serrata
Kamala Harris e Donald Trump continuano questo venerdì il loro intenso duello a distanza per la Casa Bianca, non risparmiando sforzi per mobilitare gli elettori in una corsa estremamente incerta.
La democratica è ad un incontro a Milwaukee, la più grande città del Wisconsin, con il rapper Cardi B al suo fianco a sostegno.
Il repubblicano è atteso anche a Milwaukee dopo una sosta last minute a Dearborn, nel Michigan, la più grande città americana a maggioranza di origine araba. Obiettivo: corteggiare questo elettorato, una parte del quale si sta allontanando dai democratici a causa del sostegno dell'amministrazione Biden/Harris alla guerra intrapresa da Israele a Gaza e in Libano.
Qualche migliaio di elettori indecisi, in Pennsylvania, Michigan e Arizona, detengono le chiavi di un'elezione straordinaria segnata in particolare dal clamoroso arrivo a luglio del vicepresidente in campagna, dopo il ritiro del presidente Joe Biden.